Il trota e la sindrome da DAM

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Il “trota”, prototipo del DAM italiano, illuminato da principi e finalità inconcepibili per noi cittadini normalmente mentalmente dotati, avviato in un percorso visibile solo da menti eccelse e ispirato da visioni che arricchiscono persone scelte e particolarmente dotate

di Franco Ortolani – Come è noto, con sindrome si intende, in medicina, un insieme di sintomi e segni clinici (quadro sintomatologico) che può essere dovuto a più malattie od a più eziologie (le cause che provocano i fenomeni).
Possiamo affermare che in relazione a quanto sta accadendo in questi ultimi anni, dal sud al nord dell’Italia e anche oltre confine, si tocca con mano che ci sono forti anomalie comportamentali negli elettori e nei personaggi eletti ai vari livelli, che lasciano intuire che siano da mettere in relazione a qualcosa di nuovo, ad una sindrome la cui eziologia non è nota: cioè non si sa ancora bene quali siano le cause che le provocano.
Sarà l’attività solare, sarà il cambiamento climatico, sarà l’inquinamento, sarà il cambio generazionale, sarà … il ritorno ad un passato medievale quando imperversavano i signorotti e i loro mercenari… qualche cosa di sicuro sarà!
A tale proposito, ricordo che è stata diffusa la notizia che il “trota” guadagna quanto 13 ricercatori. Se sono proprio 13, non ha importanza! Il commento dell’immagine è molto suggestivo in quanto richiama l’attenzione sul tipo di nuova classe dirigente che coloro che dovrebbero servire tutti i cittadini, con il potere conferito loro dagli elettori, hanno nella mente!
Non c’è niente di personale sul “trota”, non è colpa sua se è stato imposto come futuro “dirigente” di una parte dell’Italia. Da qualche tempo vado scrivendo su gran parte dei personaggi pubblici, amministratori ai vari livelli dai quali dipendono le sorti dei cittadini, che definisco DAM, acronimo che vuol dire Diversamente Abili Mentalmente; ma non per offendere, sia ben chiaro! ”. Discende dalla ripetuta constatazione che questi “signori” hanno molto spesso seguito e seguono una via illuminata da principi e finalità inconcepibili per noi cittadini normalmente mentalmente dotati. Deve trattarsi di un cammino, visibile solo da menti eccelse, illuminato da visioni che arricchiscono persone scelte e particolarmente dotate tali da poter essere definite “Diversamente Abili Mentalmente” (DAM) da noi comuni cittadini. Il “trota” e la sua prevista carriera come pubblico amministratore si inquadrano, necessariamente, in un contesto di straordinaria concezione della conduzione democratica dello Stato.
Ultimamente dal governo di personaggi DAM eletti si è passati ad un governo di personaggi NAML (Normalmente Abili Mentalmente Lobbydipendenti) non eletti dai cittadini ma imposti direttamente dalle lobby. Queste ultime, ovviamente, non vogliono pagare i danni causati finora dai DAM bipartisan e cercano di scaricarli sulla parte più vulnerabile degli elettori che hanno avuto la responsabilità di eleggere i DAM.
I mass media che contano, parte di strategica importanza tra i mercenari al servizio delle lobby, ci “convincono” che la situazione è tragica e che dobbiamo “pagare” (in tutti i sensi): in euro e dobbiamo espiare per avere messo nei vari governi bipartisan personaggi che hanno eseguito, senza battere ciglio, tutti gli ordini delle lobby che ci hanno traghettato nell’attuale situazione socio-economica (l’argomentazione vale per gran parte dell’Europa).
E’ evidente che un semplice cittadino, come lo scrivente, al di fuori delle lobby e dei teatrini dei DAM e privo delle informative riservate ai NAML può intuire che sta accadendo qualcosa di strano! Ansie, preoccupazioni e malattie varie, impoverimento diffuso tra i cittadini più vulnerabili contribuiscono a diffondere questa strana sindrome da DAM. Il rimedio per ristabilire la serenità tra tutti i cittadini certamente non sarà individuato e proposto né dai DAM, né dai MAML, né dai “trota”. Non è semplice, dopo anni di devastazioni ambientali e sociali. Non ci nascondiamo che occorre una rifondazione sociale, non solo a livello nazionale. E’ evidente che il controllo disinvolto che molti DAM esercitano nei vari partiti lobbydipendenti vieta tassativamente che un nutrito numero di persone preparate, trasparenti, non mercenarie o aspiranti mercenarie, che possano avere la funzione di difensori dei cittadini e del territorio, possano accedere al ruolo di potenziale amministratore pubblico ai vari livelli. C’è da lavorare! E’ difficile ma si deve cambiare in meglio! I giovani, moltissimi giovani (e non solo quelli italiani) devono partecipare senza cedere a vari tipi di “ricatti o compromessi morali”. Il restauro morale, sociale, ambientale dipenderà sempre più da loro.

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