Il ricordo di Don Pino Puglisi nell’omelia del cardinale Paolo Romeo

StrettoWeb

L’opera di don Pino e di quanti vi collaborarono fu sempre animata dalla fede. Ma questa fede la mostro’ apertamente in quelle opere che dalla stessa fede scaturivano. Per questo la mafia non poteva stare tranquilla: la fede di don Pino usciva dalla chiesetta di Brancaccio e rischiava di cambiare la realta’ facendosi lievito di novita’ sulla strada. La mafia fu infastidita da questa ‘fede pericolosa’, che altro non fu se non una ‘fede incarnata”’. Sono alcune delle parole dell’omelia dell’arcivescovo di Palermo, il cardinale Paolo Romeo, in occasione della celebrazione eucaristica per il 19esimo anniversario del martirio di don Pino Puglisi. “Don Pino Puglisi, da sacerdote, continuo’ ad essere sempre discepolo – ha detto ancora il cardinale Romeo -. Fuggendo dalle logiche di successo, di consenso, di carrierismo, di affermazione. Riconosceva in esse un ostacolo al cammino di Cristo nella storia del mondo, e una tentazione di divenire autoreferenziali e tronfi, non piu’ discepoli che seguono il Maestro, ma ‘maestrini’ impantanati nelle sabbie mobili dell’egoismo. Il suo discepolato nei 33 anni di sacerdozio si e’ compiuto in modo mirabile nel suo martirio. Il sorriso e la serenita’ di don Pino, in piazzale Anita Garibaldi, 19 anni fa – ha concluso l’arcivescovo di Palermo -, furono ancora quelli dell’appassionato discepolo e sacerdote di Cristo“.

Condividi