Giulio Andreotti e’ morto oggi alle 12 e 25 nella sua abitazione romana. È stato uno dei principali esponenti della Democrazia Cristiana, protagonista della vita politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo. È stato il 16º, 19º e 28º Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. è stato senatore a vita, ha ricoperto più volte numerosi incarichi di governo:
- sette volte Presidente del Consiglio (tra cui il governo di “solidarietà nazionale” durante il rapimento di Aldo Moro (1978-1979), con l’astensione del Partito Comunista Italiano, e il governo della “non-sfiducia” (1976-1977), con la prima donna-ministro, Tina Anselmi, al dicastero del Lavoro);
- otto volte ministro della Difesa;
- cinque volte ministro degli Esteri;
- tre volte ministro delle Partecipazioni Statali;
- due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell’Industria;
- una volta ministro del Tesoro, ministro dell’Interno (il più giovane della storia repubblicana, a soli trentaquattro anni), ministro dei beni culturali (ad interim) e ministro delle Politiche Comunitarie.