Il Viceministro per lo Sviluppo economico Antonio Catricalà da qualche tempo ormai lavora a un emendamento al decreto del Fare per favorire l’ammodernamento tecnologico, tramite un bonus fino a 10mila euro, e rilanciare la tecnologia digitale con i fondi UE. E l’incentivo sarebbe servito a ben poco se comunque non si fosse lavorato per “spingere”anche sulla banda ultralarga.
E così dopo la Campania, dove è stata firmata una convenzione a metà giugno, adesso tocca anche alla Sicilia, così Catricalà a Palermo presente oggi a Palermo alla conferenza stampa sul piano da 140 milioni per il completamento della banda larga e ultralarga “Oggi presentiamo il piano di completamento della banda larga in Sicilia per il digital divide, signifca che i 12.000 cittadini che attualmente sono esclusi dalla possibilita’ di collegarsi a due mega bits di velocita’ per secondo avranno la possibilita’ di farlo – dice il viceministro, che prosegue – Soprattutto ci sono i 75 milioni di euro messi a disposizone dalla Regione per la societa’ Infratel e per le altre societa’ che vinceranno le gare per la banda ultralarga la possibilita’ concreta di viaggiare sopra i 30 mega bit al secondo, questo riguarda alcune famglie ma quasi tutti gli uffici e ospedali. Una piccola rivoluzione digitale che portera’ progresso in Sicilia, non solo per i posti di lavoro che saranno seicento in tre anni. Il progetto strategico banda ultralarga della banda ultra larga ” ci vede molto piu’ avanti di quello che era immaginabile avvenisse sul territorio italiano ” dice ancora Catricala’, che menziona tra le altre regioni interessate la Calabria, la Basiliciata, il Molise, e probabilmente anche la Puglia “E’ una rivoluzione come quella del telefonino – continua catricalà –prima c’era il gettone in attesa che si liberasse il telefono pubblico. Oggi non e’ piu’ cosi'”.
Il progetto della banda ultralarga in Sicilia portera‘ “oltre seicento posti di lavoro in tre anni e un indotto che avra’ una propria forza in virtu’ della nuova strada su cui potra’ viaggiare, pensiamo all’e-commerce a al turismo ad esempio.Solo in Sicilia parliamo di 5.000 km di fibra ottica – conclude poi il viceministro – Tar permettendo, in due anni vorremmo raggiungere l’obiettivo, fatti gli scavi necessari e condotto la fibra in tutti i luoghi soprattutto dove non c’e’ mercato.”