“Ringrazio gli organizzatori dello spettacolo che ieri sera a Santa Lucia, nel cuore del centro storico, hanno reso possibile con questa iniziativa un concreto avvio di attività che spero possa continuare nella medesima chiave fortemente identitaria. A rafforzamento, in special modo, della coesione sociale”.
Il sindaco Mario Occhiuto tiene così a manifestare la propria gratitudine a tutti quei cittadini che hanno partecipato, numerosi, alla manifestazione di teatro amatoriale in vernacolo cosentino realizzata proprio all’aperto con la finalità di riscoprire i vicoli del quartiere di Santa Lucia.
Ben vengano dunque tutti quegli eventi che, di pari passo con l’azione amministrativa, possano rappresentare un esempio concreto di cittadinanza attiva anche sul piano della vivacità sociale.
In questa circostanza è utile ricordare gli interventi previsti dal Comune in questo quartiere grazie al recupero di un finanziamento non utilizzato dal 1998, di circa 5 milioni di euro, e che riguarderanno la totalità degli aspetti tipici di un contesto urbano tanto particolare, quali, ad esempio:
– La qualità urbanistica (accessibilità, vivibilità, salubrità, dotazioni funzionali)
– La qualità edilizia
– La sicurezza strutturale
– Il livello di protezione civile
– La sicurezza sociale
– La capacità di sviluppo (legata alle condizioni effettive per lo svolgimento di attività artigianali, turistico-recettive, commerciali, culturali, ecc.).
In passato sono stati fatti alcuni tentativi di intervento, ma tutti parziali e in quanto tali non risolutivi.
Così, contestualmente ai primi interventi di bonifica effettuati nei mesi passati, si sta approntando un progetto pilota, replicabile in altre zone del centro storico, incentrato proprio su quest’area che diventerà una piazza.
E’ prevista anche una strada di accesso (che poi anche una via di fuga) il cui tracciato, come l’Amministrazione comunale ha già avuto modo di annunciare di recente, è stato individuato intercettando alcuni ruderi ed edifici pericolanti, privi di valore storico-artistico e che metterebbero seriamente a rischio la pubblica incolumità in caso di terremoto.
Il progetto, prevede inoltre la ristrutturazione e la messa in sicurezza di alcuni edifici (che potranno ospitare anche chi dovrà abbandonare manufatti pericolanti e igienicamente inaccettabili) e, soprattutto, grazie alla nuova via d’accesso, renderà conveniente ai privati tutti quegli interventi di ristrutturazione che oggi, in mancanza di una via di accesso sia pure per piccoli mezzi, risultano improponibili. Ciò vale anche per la demolizione dei ruderi pericolanti, senza contare il risparmio di risorse finanziarie nel realizzare le nuove opere pubbliche non più a spalla d’uomo ma con mezzi adeguati. Il primo lotto dei lavori verrà appaltato nel mese di settembre poiché il progetto è già in fase molto avanzata.