“Lo Stretto si deve unire. Siamo un unico popolo, per Reggio e Messina è giunta l’ora di compiere il salto di qualità e adesso abbiamo un’occasione unica per realizzare ciò che per anni è sembrato essere solo un’utopia. Che aspettiamo?“: con queste parole il sindaco di Messina, Renato Accorinti, è intervenuto a Reggio all’incontro organizzato da Confindustria con il ministro per gli Affari regionali, la reggina Maria Carmela Lanzetta, nel salone degli industriali della città calabrese dello Stretto.
Il convegno, chiamato “Città metropolitana subito“, ha visto la partecipazione delle massime autorità di entrambe le città: dal presidente di Confindustria Reggio Calabria Andrea Cuzzocrea e il presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, fino al sindaco peloritano Accorinti, l’assessore alla cultura del Comune di Messina Tonino Perna, anche lui reggino purosangue, e ancora Michele Bisignano, già assessore all’area dello Stretto della Provincia di Messina ed oggi delegato della Provincia di Reggio all’integrazione tra le due sponde. Tra gli interlocutori anche Domenico Pietropaolo, responsabile del coordinamento “Cittadinanza attiva” e Massimo Canale (Pd).
Il Ministro Lanzetta ha spiegato di essere qui “per discutere sul differimento della costituzione dell’area metropolitana dello Stretto, ascoltando il territorio e discutendo su quello che e’ possibile fare per modificare questa norma e poter dare a Reggio Calabria la possibilità di partire assieme a tutte le altre città. Credo che Reggio debba avere, a parità di tutte le altre, la possibilità di diventare città metropolitana. Anche perché tra ottobre e novembre qui si svolgeranno le elezioni per la formazione di un’amministrazione legittimata a governare che avrà la possibilità di affrontare il problema“.
Dall’incontro è emerso come adesso sia il momento per passare dalle parole ai fatti. Gli interventi di Accorinti e Perna hanno confermato che non può esistere, nè per Reggio nè per Messina, una città metropolitana che non sia la Città Metropolitana dello Stretto: avrà una funzione importante per il territorio solo se riuscirà ad integrare le due sponde dello Stretto. Adesso bisogna assumere provvedimenti concreti, e la Flotta intercomunale potrebbe essere un punto di partenza non indifferente: all’idea di Accorinti bisogna sicuramente poi trovare ulteriori soluzioni di conurbazione, come ha spiegato Michele Bisignano, riprendendo anche i vecchi progetti compensativi realizzati nel contesto della realizzazione del Ponte sullo Stretto, che anche adesso senza Ponte potrebbero rappresentare una chiave di sviluppo per il territorio.