Un prete della zona locride della provincia reggina, è stato “pescato” a chattare su un sito di incontri gay.
Oltre allo scandalo di un sacerdote presente su un simile gruppo, è la sfacciataggine dello stesso a partecipare alla discussione con il proprio nome e cognome, come fosse una persona “comune”, senza nascondere la propria identità di “devoto” del Signore.
Il sacerdone pare abbia 32 anni ed esercita in un paesino della locride: sul nome e cognome reale c’è silenzio.
Pare che il prete abbia partecipato a vari scambi di battuta gay sul predetto gruppo.
Normale l’indignazione di molti fedeli.