Trasporto pubblico: l’asse Messina-Torino è una realtà

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foti lubattiSi è svolto stamane, a Palazzo Zanca, l’incontro fra l’assessore alla mobilità di Messina, Gaetano Cacciola, e Claudio Lubatti, in forza all’Amministrazione di Torino con analoghe deleghe. La partnership fra il capoluogo piemontese e la realtà dello Stretto è ormai un dato di fatto: prima l’intesa fra la Gtt e l’Atm, poi l’ascesa di Giovanni Foti all’Azienda Trasporti, adesso questo faccia a faccia, sono segnali evidenti di un accordo politico di base. Un accordo che consentirà a Messina di sedere al tavolo romano del Ministero – affiancando così Milano, Bologna e Roma – per discutere delle esigenze del territorio e per trovare un terreno comune sulle eventuali riforme che l’Esecutivo vorrà varare.

Accorinti, in apertura dei lavori, ha evidenziato come il gemellaggio tecnologico celebrato sotto la Mole sia importante tanto quanto quello affettivo stipulato ad Assisi, perché solo attraverso il dialogo fra gli enti locali possono oggi crearsi meccanismi istituzionali in grado di attivare cicli positivi. E quali siano gli aspetti di maggior rilievo sorti in seno a questa collaborazione lo ha sottolineato Cacciola: i bus a disposizione, l’implementazione del parco (41 mezzi + 9 tram), la possibilità di usufruire dei pezzi di ricambio sulle vetture acquistate ad un prezzo di favore, la formazione degli operatori. Dati che l’assessore snocciola con orgoglio, evidenziando come – senza l’intesa di massima con la Gtt – sarebbe stato impossibile conseguire risultati così favorevoli in un così breve lasso temporale. L’assessore ha inoltre precisato che dalla Regione è arrivato il disco verde sui Fondi Pac: si attiveranno pertanto le procedure destinate ad intercettare il co-finanziamento dei nuovi bus. L’obiettivo è ottenere 40 nuovi mezzi Euro 6 entro la fine del 2015, sfruttando le risorse stornate dal Ministero per l’Ambiente per i bus a metano.

Facendo il punto sullo stato dei lavori, Foti ha ribadito l’importanza dei numeri. La riattivazione delle linee 17, 33, 41 e 37 testimonia l’indirizzo adottato dalla nuova direzione. E anche il numero delle contravvenzioni, aumentato in cinque mesi del 148%, definisce meglio la rotta. Altri cambiamenti sono in programma: dopo aver autorizzato la vendita del biglietto a bordo del mezzo, essendo considerato tale ticket un’opportunità di salvarsi dalla contravvenzione, esso subirà nel medio termine una maggiorazione. Foti ha inoltre ammesso di essere soddisfatto dall’implementazione del parco Atm: gli autobus giunti dal Piemonte, lungi dall’essere rottami, macinano chilometri ed hanno costi di manutenzione più bassi.

L’assessore Lubatti, a sua volta, ha specificato che la rivoluzione in atto nella mobilità impone ad ogni ente locale un ripensamento generale sulla base delle esigenze dei territori. “Messina e Torino, in quest’ottica, vogliono camminare insieme. Per questo ho chiesto al Sindaco di aggiungersi al tavolo romano, perché la mediazione deve sorgere sulla base delle esigenze in campo” ha affermato l’esponente della Giunta Fassino. Guardando al futuro, Lubatti ha poi precisato: “Messina deve diventare co-protagonista, segnalando esigenze e problemi del territorio. Quanto a me, credo fortemente in questa intesa e sono disponibile a tornare fra 12 mesi per un confronto sui risultati”.

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