La lettera aperta di Grazia Pellegrino, ex coordinatrice del Comitato per la salvaguardia e lo sviluppo della Ferrovia Ionica, scrive una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella
Si rende nota la lettera scritta al Presidente della Repubblica Mattarella da Grazia Pellegrino, promotrice ed ex coordinatrice del Comitato per la salvaguardia e lo sviluppo della Ferrovia Ionica, del comitato attivo a Roccella Jonica e nella Locride e in prima linea nelle mobilitazioni popolari negli anni passati. La lettera è stata inviata per conoscenza anche ad altre cariche tra cui il Ministro dei Trasporti, al Presidente della Regione Calabria e all’Assessore regionale ai Trasporti
“Egregio Presidente. Spero tanto che Lei possa leggere questa mia, nonostante i suoi grandi impegni.
Le scrivo perché confido nella Sua correttezza e sicura che Lei non è al corrente della reale e grave situazione dei trasporti ferroviari in Calabria, dei disagi, dei compromessi e della vergognosa indifferenza dei Politici nei confronti di una Regione già segnata da mali incurabili quali la Disoccupazione e la Mafia; spero Lei possa e voglia intervenire a tutela di un trasporto ferroviario efficiente ed adeguato alle esigenze di un popolo civile, che, per come è abbandonato, sembra non appartenere al resto dell’Italia.
Sono un ex ferroviere che dal 2000 ( nella tratta Melito PS – Catanzaro Lido), con un gruppo di persone (Studenti, Pendolari, Presidi, Sindaci, ecc. ecc.) ha costituito un Comitato spontaneo, per la Difesa e il Potenziamento della ferrovia Jonica, evidenziando la necessità di pianificare e programmare gli interventi, sottolineando l’importanza della creazione di una autorità di bacino che oltre a creare i presupposti di una attenta politica dei trasporti, avrebbe favorito un’attenta analisi dei bisogni reali del cittadino utente, portando all’individuazione di nuove forme di monitoraggio degli spostamenti , in virtù dei servizi presenti sul territorio, cercando di bloccare il mostruoso disegno politico che, Trenitalia, con alcuni responsabili dirigenti regionali, ( forse non molto competenti), ha determinato quello che oggi possiamo definire l’agonia della linea ferroviaria in Calabria. STIAMO PARLANDO DI QUELLA STESSA FERROVIA CHE NEL LONTANO 1873 ( QUANDO PRENDEVA VITA ) AVEVA CONSENTITO DI SUPERARE LO STORICO ISOLAMENTO DELLA ZONA, GIUDICATO DA STUDIOSI, “UN EVENTO” CHE ERA ATTESO COME L’IRRIPETIBILE OCCASIONE DI SVILUPPO, QUASI IL TAUMATURGICO RISCATTO DELLA SECOLARE ARRETRATEZZA”. A nulla è servito ogni forma di richiesta, la Regione Calabria è stata sempre ASSENTE. Trenitalia e Politici di turno. hanno continuato, indisturbati a sopprimere i treni a lunga percorrenza ;
Reggio Cal.- Roccella J- Catanzaro L.-Lamezia T- Roma – Bologna – Milano
Reggio Cal – Roccella J – Catanzaro L- Lamezia – Roma Tib. Pisa – Genova – Torino
Durante il periodo estivo per le suddette relazioni da Roccella esistevano due Straordinari per ognuno delle suddette relazioni
Un Diretto Reggio cal. Roccella –Catanzaro Lido- Roma termini .
Un Intercity, (di giorno) Roccella Jonica- Roma T.
Un intercity Reggio Cal – Roccella –Catanzaro Lido – Crotone Sibari- Bari (di giorno)
Un intercity Bari-Sibari- Crotone – Catanzaro l.-Roccella – Reggio Cal.
Due Diretti notte Reggio Cal.-l Roccella –Taranto (Brindisi Porto per la Grecia) Bari e Viceversa Le posso assicurare, sempre con una grande affluenza di viaggiatori. Le statistiche delle biglietterie possono comprovare le reali presenze.
Intanto nel 1998 l’Ente Ferrovia Dello Stato, su tutto il territorio Nazionale, ha adottato una nuova politica economica, una strategia con particolare attenzione alle esigenze e alle richieste dei Clienti ed alla qualità del Servizio, ponendosi a confronto, in modo competitivo con i mercati Nazionali ed Europei…
Un piano di trasporti il quale, dal 1998, ha iniziato un processo di divisionalizzazione, dando origine alle Divisioni Passeggeri, Cargo, Trasporti Regionali e Unità Tecnologie Materiale Rotabile e finalizzato a migliorare il trasporto Passeggeri sia a lunga percorrenza che Regionale, ad incrementare il trasporto Merci ed a modernizzare l’intera rete.
Un progetto articolato da “Strutture Organizzative”, i cui responsabili avrebbero dovuto regolare e curare, in modo specifico, i vari Servizi..
Per chiarire il concetto:
La Direzione Regionale Calabria
La Struttura Organizzativa Commerciale (alcune tra le aree di responsabilità)
- Curare, per il territorio di competenza, la gestione dei rapporti Commerciali con la Clientela di riferimento, con Enti ed Istituzioni locali
- La struttura Organizzativa Produzione (Alcune tra le aree di responsabilità)
- Curare la gestione dei contratti di pulizia e la verifica delle prestazioni ricevute
- Curare per il territorio di competenza la rilevazione del fabbisogno di nuovo materiale rotabile.
La struttura organizzativa Coordinamento Rapporti con le Associazioni (alcune tra le aree di responsabilità)
- Curare la gestione ed il coordinamento dei rapporti con le Associazioni (ambientalistiche, dei consumatori)
- Curare i rapporti con la clientela Pendolare di riferimento attraverso l’organizzazione e la realizzazione di specifici incontri sul territorio.
- Curare i rapporti con Organismi Scientifici e Culturali (Università, Scuole ecc. ecc. )
Tutto questo anche per i trasporti a lunga percorrenza.
Come vede Egregio Presidente un progetto ineccepibile, il quale, guarda caso , non è stato adottato in Calabria .
Lo stesso però ha trovato applicazione negli organi preposti, i cui responsabili sono stati regolarmente pagati per un servizio fantomatico che ha dato origine ad un crescente degrado e a gravi disagi per i clienti costretti all’utilizzo forzato del gommato, in una regione dove, per le pessime condizioni della statale 106 ( definita la strada della morte), è impensabile possa sostituire i treni, come del resto sta accadendo.
L’ordine di servizio 141/AD del 07/05/99, prevede l’utilizzo del gommato , solo ad integrazione , modale e tariffaria, viaggiare a pettine per servire i paesi dell’entroterra irraggiungibili dalla ferrovia, dando la possibilità ai cittadini di non rimanere isolati, e ai turisti che arrivano con il treno di visitare i nostri Borghi ricchi di storia. E mentre da un lato la Regione finanzia le autolinee, dall’altra i Dirigenti dell’Ente FS sospendono completamente gli interventi di miglioramento per la ferrovia Jonica: non esiste pulizia a bordo e a terra, non esiste qualità di servizio, non esiste sicurezza, il materiale rotabile non è adeguato alle esigenze dei clienti, non esiste una relazione diretta per Cosenza, sede dell’Università della Calabria, meta di centinaia e centinaia di giovani appartenenti alla fascia Ionica, che per 180 km impiegano dalle 4 alle 5 ore, quando si riesce a prendere una coincidenza, gravi disagi per i pendolari. Non esiste informazione. Tempi di percorrenza lunghissimi.. Esiste però un piano Regionale dei Trasporti approvato in data 03/03/1997, che prevedeva raddoppio ed elettrificazione della tratta in questione, ma non è stato mai applicato. Regione sempre assente. C’era anche la possibilità di avvalersi di eccellenti Professori che, presso l’Università di Reggio Calabria, insegnano trasporti, menti eccelse, che hanno dato la loro consulenza, su richiesta, a ferrovie internazionali e anche in Italia. Un disegno voluto quindi, a giustifica oggi, dopo il danno causato, di una scarsa produttività. Trenitalia, ovviamente, ha definito questo territorio “RAMO SECCO”.
Lei Signor Presidente sa quanta storia ha il nostro territorio. La Calabria , dopo la Sicilia, è la Regione , definita da studiosi, la culla della Cultura, Una Regione alla quale nulla manca per essere definita “un’Italia in miniatura”, grazie alle bellezze naturali del suo territorio, alle diversità delle coste, al suo mare, al clima, allo scenario dei boschi, raggiungibili solo in 40 minuti dalla costa, al fascino della sua storia millenaria (di cui vanta ogni paese della Calabria). alla sua cultura e ancor più al suo patrimonio archeologico. Il tutto , con solo, del buon senso, tra Regione e Trenitalia, poteva essere inserito in un pacchetto turistico , che avrebbe rappresentato la magica potenzialità di un turismo su cui puntare, per un sicuro Sviluppo. Una terra che manca solo di uomini Politici capaci di Gestirla, Tutelarla e Difenderla. Un ultima Beffa : è venuto in Calabria il Ministro della Coesione, l’On. Barca, dopo aver ascoltato i vari interventi di chi lamentava questa situazione , a dir poco, offensiva , per i cittadini della Calabria, che pagano le tasse regolarmente; gli sono state consegnate, come testimonianza, 4000 ( quattromila ) firme , raccolte in pochi giorni e solo in pochissimi paesi. Firme che purtroppo sono state abbandonate sul tavolo. Sono sicura che Lei, valuterà quanto sia grave il torto fatto ad una popolazione che non ha più la forza di reagire e che ha lottato fino ad oggi con dignità ed educazione e che continua a segnalare i disagi, in modo sistematico, a chi di competenza, sempre ASSENTE. La ringrazio, per il tempo dedicatomi e La saluto a nome di tutti i Calabresi con l’augurio di buon lavoro per la Sua grande responsabilità.
Roccella Jonica Pellegrino Grazia
ex promotrice e coordinatrice comitato
Pellegrino Grazia difesa e potenziamento ferrovia Jonica”