Su iniziativa di diversi esponenti della società civile calabrese, nasce il laboratorio sociale “La calabria che vogliamo”, come risposta alla grave crisi che vive oggi la Calabria, crisi che interpella tutti coloro che possono fare qualcosa in più per restituire speranza, soprattutto alle nuove generazioni e lanciare il messaggio che è ancora possibile costruire un futuro migliore restando nella nostra terra. Per i promotori serve una politica eticamente orientata, che abbia una visione ed un progetto nuovo di sviluppo che sia in grado di dare risposte ai calabresi attraverso anche un sano protagonismo della società civile. Il laboratorio è un piccolo passo in questa direzione che non si sostituisce ma si aggiunge a tutte quelle altre forme di rappresentanza, di reti sociali e culturali operanti in regione. E’ promosso da singoli appartenenti ad organizzazioni sociali, ecclesiali, sindacali e culturali e del mondo del lavoro, delle università e delle professioni,che nel mese di Giugno inviarono una lettera aperta al Presidente Mario Oliverio chiedendo discontinuita’, responsabilità’ ed innovazione per fare ripartire la Calabria. In particolare era stata chiesta la formazione di una Giunta di alto profilo morale e professionale ed alcuni impegni programmatici relativi ai costi della politica, alla lotta agli sprechi, alla sanità ed al Welfare. Dopo la formazione della Giunta il Presidente ha invitato ad un incontro una delegazione dei firmatari al termine della quale ha chiesto di valutare la possibilità di continuare il dialogo avviato, avanzando proposte e suggerimenti e partecipando ad incontri periodici di verifica. Dopo una prima consultazione con i firmatari della lettera si è pensato quindi di avviare la costituzione di un nuovo soggetto sociale, il laboratorio“La Calabria che vogliamo” che non vuole essere un nuovo movimento politico, ma una rete informale e leggera di partecipazione, di elaborazione di riflessioni e di stimolo e di interlocuzione con la Presidenza della Giunta e del Consiglio regionale e con gli altri soggetti della società civile.
Intende sviluppare, con la metodologia del laboratorio, proposte e strumenti possibili d’intervento sui tre temi che sono stati oggetto della lettera aperta. In particolare saranno avviate iniziative e presentate proposte sui temi del contenimento dei costi della politica e della amministrazione regionale, della partecipazione dei cittadini e delle forze sociali alla vita ed alle scelte della Giunta e del Consiglio Regionale, della sanita’ e Welfare.
Il gruppo promotore del laboratorio, aperto ad altre adesioni è composto da
- Don Mimmo Battaglia Centro Calabrese di Solidarietà Catanzaro
- Luciano Squillaci operatore sociale Reggio Calabria
- Prof Domenico Marino Università Mediterranea
- Don Ennio Stamile, Cetraro- sacerdote
- Mario Nasone Centro Comunitario Agape Reggio Calabria
- Saverio Sergi Acli calabria
- Prof. Francesco Calabrò Università Mediterranea
- prof. Lucia Della Spina Docente Università Mediterranea
- Giovanni Serra cooperatore sociale Cosenza
- Salvatore Silivestro funzionario INPS
- Francesco Mollace Civitas Solis
- Prof. Enzo Tromba Reggio Calabria
- Lorenzio Sibio Lega regionale cooperative sociali
- Patrizia Surace Università della Calabria
- Ignazio Giuseppe Bognoni Reggio Calabria operatore settore farmaceutico
- Giovanni Pensabene operatore sociale Reggio Calabria
- Orsola Foti responsabile regionale Mo.VI
- Giuseppe Marino Avvocato Reggio Calabria
- Nucara Francesco Avvocato Reggio Calabria
- Giuseppe Carrozza Dirigente Cooperazione sociale
- Gianni Fontana Operatore di comunità Palizzi
- Prof. Alfredo Saladini – Presidente Associazione di Volontariato AVEL – Economia e lavoro – Diocesi di Lamezia Terme
Sede provvisoria Centro Comunitario Agape via P. Pellicano 21/h emai lacalabriachevogliamo@gmail.com