“Sistema Reggio”, tra gli arrestati anche una donna impiegata del Tribunale: è accusata di aver agevolato la ‘ndrangheta [NOME e FOTO]

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MARRA CUTRUPI Maria AngelaAlcuni indagati sarebbero stati aiutati da Marra Cutrupi Maria Angela di 52 anni che lavorava, come impiegata a tempo determinato e con mansioni esclusivamente esecutive, all’ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria. La donna, presunta “talpa” delle cosche in Tribunale, avrebbe informato alcuni indagati dell’esistenza di un’inchiesta a loro carico. Questa notte è stata arrestata con l’accusa di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio aggravata dalla circostanza di aver agevolato la ‘ndrangheta. Assieme a lei – e con la stessa accusa – è finito in manette anche il marito Domenico Nucera, a cui la donna avrebbe rilevato le informazioni coperte da segreto, apprese negli uffici giudiziari, che sarebbero poi state riferite da quest’ultimo al fratello Carmelo Salvatore Nucera.

Quest’ultimo e’ stato arrestato con un’altra persona, Giovanni Carlo Remo, per concorso esterno in associazione mafiosa. I due, secondo l’accusa, avrebbero aiutato e rafforzato le cosche di Santa Caterina assicurandosi la protezione della ‘ndrangheta in relazione all’apertura del bar “Ritrovo Liberta'” (nuova denominazione dell’ex bar Malavenda) intestato a Nucera e gestito da quest’ultimo in societa’ di fatto con Remo, “riconoscendo alla ‘ndrangheta – sostengono gli inquirenti – il potere di regolamentazione dell’accesso al lavoro privato in relazione all’assunzione di alcuni dipendenti “graditi” alle cosche e la potesta’ di regolamentazione dell’esercizio del commercio e, piu’ in generale, il controllo sulle attivita’ economico-produttive del quartiere Santa Caterina di Reggio Calabria“.

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