Si parte a Messina martedì 16, alle ore 16.00, con una tavola rotonda sul tema “I giovani e le sfide di oggi: comunicazione, formazione, società”
Era il 1927 quando la FUCI, Federazione Universitaria Cattolica Italiana, faceva la sua prima comparsa ufficiale a Messina. Per celebrare questi 90 anni di storia, il gruppo FUCI della città dello Stretto (ricostituitosi nel maggio 2015, dopo qualche anno di assenza, e intitolatosi a Giorgio La Pira) ha organizzato una tre giorni ricca di interessanti appuntamenti.
Le iniziative sono state presentate sabato 13 maggio nel corso di una conferenza stampa tenutasi nell’aula Cannizzaro dell’Università di Mesina.
Si parte martedì 16, alle ore 16.00, con una tavola rotonda sul tema “I giovani e le sfide di oggi: comunicazione, formazione, società”. Il dibattito si terrà nell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, presso il Rettorato dell’Università di Messina e vedrà confrontarsi il prof. Angelo Sindoni, presidente UCSI Messina (Cattolici e comunicazione oggi in Italia), Don Giuseppe Lonia, direttore Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali (Comunicare il “Messaggio” al tempo dei social), Don Giovanni Ferrari, direttore Pastorale Universitaria (Formazione a partire dalla Parola), Barbara Orecchio, presidente diocesana di Azione Cattolica (Esprimere da laici la fede con la vita) e il prof. Luigi D’Andrea, vicepresidente nazionale MEIC (Educare alla politica da credenti). È prevista l’attribuzione di 0,25 crediti formativi universitari agli studenti che parteciperanno. Sarà anche presente Luigi Santoro, vice presidente nazionale della FUCI.
Il pomeriggio di mercoledì 17 sarà invece dedicato a “La FUCI ieri e oggi”, con, a partire dalle 16.30, un’assemblea degli ex studenti fucini e poi, alle 18.00, una S. Messa per il mondo universitario, presieduta da Don Alessandro De Gregorio, assistente ecclesiastico della Fuci di Messina. La celebrazione eucaristica è aperta a tutti gli studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo dell’Università. Entrambi gli appuntamenti si terranno presso la Chiesa del Carmine, quella che fu la Parrocchia di Giorgio La Pira durante i suoi anni messinesi.
Giovedì 18, alle 16.30, presso l’Aula Magna del Rettorato, il clou della tre giorni con la II edizione del Premio “FUCI Messina – Giorgio La Pira”, riconoscimento che l’anno scorso fu consegnato al gesuita messinese padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, e che quest’anno andrà al giornalista Nuccio Fava, presidente dell’associazione “Giornalisti Europei”, già direttore del TG1 e del TG3 e membro della Fuci nei suoi anni alla facoltà di Giurisprudenza a Messina. Dopo i saluti del Rettore dell’Università di Messina, prof. Pietro Navarra, di mons. Gaetano Tripodo, Delegato ad omnia dell’Arcidiocesi di Messina e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Messina,Federico Alagna, si terrà la Lectio Magistralis di Fava dal titolo “Il ruolo dell’informazione ieri e oggi: un messinese al TG1”. A Fava sarà consegnato in premio un quadro raffigurante Giorgio La Pira, dipinto appositamente per l’occasione dal Maestro Dimitri Salonia, caposcuola del colorismo siciliano, che per il secondo anno consecutivo ha accettato l’invito a partecipare alla manifestazione. «Anche quest’anno per me è un onore partecipare a questa importante manifestazione della Fuci» ?ha dichiarato Salonia ? «Sono felice che il premio vada a Nuccio Fava, giornalista di grande spessore culturale e etico. In questo momento, la nostra società vive una crisi che non é solo di natura economica, ma di valori; questo anche per quello che viene esaltato dai media allo scopo di uniformare le coscienze degli individui alle logiche del sistema. Così il relativismo si impone, fino a minare le fondamenta della libertà individuale, di coscienza e di religione. Fava nel sua attività politica e giornalistica in modo esemplare ha sempre messo invece al centro l’uomo e determinati principi etici, riuscendo a non farsi intimidire».
Durante la cerimonia è prevista anche l’esibizione del coro di voci bianche e giovanili “Note colorate”, diretto dal Maestro Giovanni Mundo.
La tre giorni ha ottenuto il patrocinio gratuito dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari, S. Lucia del Mela, dell’Università degli Studi di Messina, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Messina e della Fondazione “Giorgio La Pira” di Firenze e si avvale della collaborazione di Azione Cattolica Messina, del Meic, Ucsi e degli Uffici Diocesani per la Pastorale Universitaria e per le Comunicazioni Sociali.
FUCI: 120 ANNI DI STORIA E TANTI NOMI ILLUSTRI
La FUCI, nata nel 1896 a Fiesole (e per questo a tutti gli effetti la più antica associazione studentesca universitaria italiana ancora in vita) è stata uno dei capisaldi della formazione degli intellettuali cattolici italiani del Novecento e ancora oggi è attiva nella formazione alla politica e alla responsabilità civile ed ecclesiale delle coscienze degli studenti universitari. Nel corso dei suoi 120 anni di storia, ha potuto contare sull’apporto di figure importanti per la storia del paese (fra cui Giorgio La Pira, Aldo Moro, Vittorio Bachelet, Piergiorgio Frassati e numerosi futuri presidenti della Repubblica, fra cui l’attuale capo dello Stato, Sergio Mattarella).
A Messina sono stati fucini, oltre al già citato Nuccio Fava, anche Stefano D’Arrigo (scrittore e autore di “Horcynus Horca”), Giuseppe Miligi (intellettuale di primo piano, studioso e già preside del liceo “La Farina”), Amelia Ioli Gigante (docente universitario e unica donna ad essere stata presidente della Provincia di Messina), Pippo Campione (docente universitario e già presidente della regione siciliana), Franco Providenti (magistrato, già sindaco di Messina), Lia FavaGuzzetta (docente universitario, già assessore alla Cultura al comune di Messina), Salvatore Leonardi (già sindaco di Messina e presidente della Provincia), Francesco Paolo Fulci (già ambasciatore all’ONU) e tanti altri.
IL PREMIO “FUCI MESSINA – GIORGIO LA PIRA”
Il premio, che riprende nello spirito il “Premio Fuci per le arti figurative” svoltosi a Messina tra il 1957 e il 1971, intende riconoscere ogni anno il valore e il merito di un nostro concittadino che si è contraddistinto per almeno uno dei 4 ambiti che la FUCI reputa da sempre rilevanti per la formazione dell’individuo e cioè: l’impegno nella Politica e nel sociale, lo studio teologico, la ricchezza spirituale, l’università. Nel titolo del premio, è rimarcato anche il nome di Giorgio La Pira, padre costituente, sindaco “santo” di Firenze e Servo di Dio per la Chiesa che, proprio nella città dello Stretto, visse gli anni forti della sua formazione. Una fonte di ispirazione per chi crede nei valori della pace, della giustizia sociale e della solidarietà. Una figura testimone della buona politica e un “portatore sano” della rivoluzione del Vangelo. Sulla scia di La Pira, il premiato dovrà infatti aver fornito il proprio contributo nei campi della cultura, del dialogo interreligioso, della ricerca della pace, della solidarietà e della giustizia.
IL PREMIATO
Antonino Fava, detto Nuccio, nasce a Cosenza il 2 gennaio 1939 ma è a Messina che trascorre la sua giovinezza e gli anni della formazione. Dopo aver frequentato il liceo classico Maurolico, nel 1966 si laurea in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Costituzionale sui partiti politici. All’Università, nelle fila della Fuci, comincia il suo impegno politico che lo porterà ad essere chiamato alla presidenza dell’Unuri, l’organismo rappresentativo degli studenti universitari italiani, col sostegno di un’ampia coalizione di forze democratiche e antifasciste. Fava vanta trentatré anni di carriera in Rai: da redattore nel ’67 (chiamato da Sergio Zavoli), alla Direzione più prestigiosa, quella del Tg1 (ricoperta per due volte dall’87 all’89 e di nuovo nel 1996) e successivamente a quella del Tg3 (da giugno a settembre del 1998) e del TGR. È l’unico giornalista ad essere stato direttore sia del Tg1 sia del Tg3. Ha contribuito alla nascita di Rai News 24. Per sette anni direttore delle tribune politiche del servizio televisivo pubblico (nel 1996 ha condotto il confronto tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi in vista delle elezioni politiche), Fava è stato anche responsabile della programmazione Rai del grande Giubileo del 2000. La candidatura alla presidenza della regione Calabria nel 2000 costituisce il suo primo impegno politico-istituzionale, impegno che lo porterà a candidarsi anche al Parlamento Europeo nel 2004. Dal 2007 è presidente della sezione italiana dell’Associazione Giornalisti Europei. L’8 settembre 2012 viene premiato per la sua attività e la sua passione civile nel corso del Premio Ilaria Alpi. Ha al suo attivo anche una brillante carriera sportiva come giocatore di basket (in squadre di serie A e nella nazionale italiana). Sulla professione di giornalista ha dichiarato: «Ho cinque figli e nessuno grazie a Dio fa il giornalista. Chi vuole fare il giornalista ci deve credere e avere una forte motivazione, una forte capacità di sacrificio in direzione di un impegno di formazione culturale, soprattutto storica. Però è dura. È terribilmente dura, ma se uno è motivato e soprattutto è disposto (ed è la cosa più difficile) a stare con la schiena dritta, come diceva e raccomandava il presidente Pertini, rimane sempre il mestiere più bello del mondo