Al Teatro Odeon di Reggio Calabria va in scena lo spettacolo “Vision”
C’è chi la definisce un’arte irregolare, una forma espressiva nata dagli interessi, dai rapporti pluriformi che il teatro e la psichiatria hanno tessuto e vivono. Noi, familiari di persone con condizione di sofferenza mentale, la definiamo programmazione che nasce da una realtà subordinata all’illusione concepita da una mente che vuole vedere oltre all’inganno. Vision commedia in tre atti proposta dal Dr Giancarlo Zurzolo, racconta e raccoglie idee, i pensieri, le visioni, che ruotano intorno alla psichiatria, agli psichiatrici, in particolare sugli interessi economici che si aggirano intorno agli psicofarmaci. Negli incontri tra i protagonisti della commedia teatrale Vision, si discutono le forme e i modi con cui gli informatori scientifici e gli psichiatrici possono indurre con sfumature troppo spesso impercettibili, un paziente a trasformarsi in un soggetto psicotico. Di fatto, si tratta di una modalità attiva e creativa che offre ai psichiatri un’occasione di introito che va oltre all’aspettative ma che coinvolge sopratutto l’ignaro paziente. Incentrato sulla cultura innovativa dei farmaci, porta più a pensare che a portare programmazione di risposte serie per i bisogni espresse delle persone con condizione di sofferenza, implica soprattutto gli operatori che dovrebbero essere agenti del cambiamento a rimanere ingabbiati da muri di cemento in una struttura di relazioni e di voglie sfrenate. I conflitti interpersonali e sociali, che i pazienti esprimono, in questa commedia, sono un terreno fertile per lo psichiatra, che recita una soluzione particolareggiata per stimolare e agire nella quotidianità. I disordini così sono valorizzati poiché permette all’oppresso, cioè il paziente, a liberarsi da ogni raccontata soggezione con un farmaco concepito a doc. Ogni situazione sociale o una difficoltà in parte conscia gioca un ruolo fondamentale e diventa parte di un sovraccarico di rimedi farmaceutici. L’inventiva degli psichiatrici determina una società fondata sulla rapacità, sull’egoismo e sull’accumulazioni. Una società che elimina i più deboli in un gioco di visioni scollegate dalla realtà. I temi proposti variano dallo stigma che accompagna l’eventuale persona con condizione di sofferenza mentale, ai meccanismi dell’informazione e alle tante possibili immagini di modi che possono somministrare rimedi studiati sull’impaginazione della speculazione e su un opificio che induce all’assuefazione. Vision attesta, in un linguaggio abbellito dai suoi protagonisti, in forma narrativa e in un dramma con riferimenti di comicità, nel luogo che agiscono, come un tipo di sollievo dalle loro passioni personali mettendo in atto un conflitto con consequenziali lacerazioni psichiche. Il precorritore rinchiuso nelle sue debolezze consente inconsapevolmente a divenire uno strumento terapeutico. La rappresentazione si terra presso il Teatro Odeon il 22 gennaio 2018 alle ore 20,30. Il ricavato della manifestazione va evoluto all’Associazione Insieme per la Disabilità che con impegno porta avanti da anni i temi sociali sulla psichiatria. Si ringrazia l’Ordine dei Medici nella figura del suo presidente Dr. Pasquale Veneziano per aver contribuito sostenere questa manifestazione per i temi espressi con il Teatro Oden. All’Associazione AMMI. Sezione di Reggio Calabria che ha condiviso questo impegno teatrale, Alla Compagnia Teatrale Amatoriale” SAKINE’”, gli Attori Nuccio Di Vaio, Elena Festa, Gisella Rescigno, Giancarlo Zurzolo, Marilù Laface, Oreste Arconte, Nuccia Macrì, Antonino Buffon, Giovanni Barreca, Anita Scordo e alla regista Immacolata Cassalia nonché presidente dell’Ass.ne Insieme per la Disabilità che con impegno e passione hanno saputo interpretare e mettere in atto questa commedia, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria nella figura del suo rappresentante istituzionale Avv. Giuseppe Falcomatà che con sensibilità ha colto questi temi che ricadono sui suoi cittadini con condizione di disagio con il rilascio morale dell’emblema della Città Metropolitana. Al Consiglio Regionale nella massima rappresentanza On. Nicola Irto che ha sempre sostenuto moralmente i concetti cresciuti dall’Ass.ne Insieme per la Disabilità dando risalto alle loro proposte nella consapevolezza di abbattere lo stigma che richiama isolamento della persona con condizione di sofferenza mentale e la propria famiglia.