Crollo degli arrivi di migranti in Italia: -80% rispetto al 2017
Diversamente dall’allarmismo che percuote il senso comune – complice una Politica che, in perenne campagna elettorale, usa queste povere vittime come capo espiatorio e come “pedine nelle mani dei potenti”- calano i numeri di migranti che approdano nei porti Italiani. Occorre, infatti, saper scindere tra i fatti veri e comprovati dai numeri e ciò che gli altri ci vogliono far pensare.
Dai dati del Viminale si registrano quasi 20mila arrivi di migranti, la maggior parte dei quali tunisi ed eritrei, nel 2018, ben l’80% in meno rispetto al 2017. Nello stesso periodo dell’anno precedente, infatti, erano giunte via mare ben 98.316 persone. Dei quasi 20mila sbarcati, 12.322 sono partiti dalla Libia, con una flessione dell’87% rispetto al periodo 1 gennaio-20 agosto 2017. Nel mese di agosto si contano finora 1.215 persone sbarcate. Sono i porti siciliani quelli che hanno fatto registrare il maggior numero di sbarchi: da Pozzallo (3.554) a Catania (2.961), da Augusta (2.478) a Messina (2.394), da Lampedusa (1.797) a Trapani (1.633). Ma ci sono stati anche arrivi in Calabria (un migliaio tra Reggio Calabria e Crotone), in Sardegna (162 a Cagliari) ed in Puglia (174 a Brindisi). Tra le nazioni di provenienza degli immigrati in testa ci sono i tunisini (3.718), seguiti da eritrei (2.897), sudanesi (1.595), nigeriani (1.248), pakistani (1.237), iracheni (1.150) e ivoriani (1.047). I minori non accompagnati giunti quest’anno in Italia sono 3.051, dato in forte calo rispetto allo scorso anno, quando erano stati 15.579 da gennaio a dicembre.