Chiudono 48 sportelli, la preoccupazione della First Cisl Calabria
“Il Gruppo BPER ha comunicato alle organizzazioni sindacali, nell’ambito di un processo di razionalizzazione della rete delle filiali che vorrebbe anticipare il futuro Piano Industriale 2019-2021, la chiusura di 48 sportelli, di cui 9 ricadenti nei territori della Direzione Territoriale Mezzogiorno: Crotone Ag.3, Santa Maria di Catanzaro, Bagnara Calabra, Fabrizia, Matera Ag. ASM, Acerenza, Pisticci, Rotondella, Lucca Sicula, con l’annunciata mobilità di diverse decine di lavoratori nei confronti dei quali vogliamo mantenere alta la nostra attenzione per la loro tutela“- È quanto dichiara la First Cisl Calabria, che prosegue:
“Nel giorno in cui la clientela riceve le comunicazioni ufficiali da parte della Banca, noi desideriamo stigmatizzare con forza tale provvedimento, assunto peraltro a pochi giorni dalla presentazione del Piano Industriale, chiedendo la rivisitazione di questo progetto. Questa nostra posizione scaturisce anzitutto dalla necessità di non privare i nostri territori meridionali della presenza della nostra Banca, che su alcuni dei comuni interessati, anche di consistente densità abitativa, rappresenta l’unico istituto di credito, con alternative distanti spesso molti chilometri e difficilmente raggiungibili, che creeranno grossi disagi ai cittadini e alle attività produttive di questi territori. Ben conoscendo la redditività di questi sportelli, tenuta alta spesso dai grandi sacrifici dei nostri colleghi, riteniamo inoltre che la decisione della BPER possa addirittura considerarsi antieconomica per l’inevitabile perdita di quote di mercato.
Per ultimo evidenziamo come queste chiusure avranno un forte impatto sociale, su territori già mortificati dalla crisi economica, anzitutto per la significativa perdita di postazioni lavorative, e per le conseguenze che la mancanza di un partner finanziario in loco determinerà sul tessuto imprenditoriale e l’economia indotta. Per tutti questi motivi, chiediamo al Gruppo BPER di sospendere tale progetto, auspicando una rivisitazione dello stesso, con partecipazione delle Organizzazioni Sindacali, che tenga conto delle perplessità soprandicate“.