Migranti, Don Aldo: “il caso della nave Diciotti sembra non aver insegnato niente. Il soccorso ai piu’ deboli non deve mai mancare. Abbiamo perso il senso dell’umanità”
“Il caso della nave Diciotti sembra non aver insegnato niente. Il soccorso ai piu’ deboli non deve mai mancare. Abbiamo perso il senso dell’umanità”. Così don Aldo Buonaiuto, che in due interviste a Stampa e Messaggero ribadisce l’offerta di ospitare i migranti minorenni nelle strutture della comunita’ Papa Giovanni XXIII: “Spero che il ministro Salvini accolga il nostro appello. Abbiamo una struttura in Calabria, siamo pronti anche per le donne. I minori non devono mai pagare al posto dei delinquenti”. Per la Diciotti, precisa, “Rocca di Papa fu un approdo per la prima fase, ma in questo caso i migranti sono cosi’ pochi che troverebbero immediata collocazione ovunque. Senza passare da Rocca di Papa”. Delle persone accolte ad agosto dopo l’arrivo della Diciotti, “la maggior parte si e’ integrata, lavorando, vivendo pacificamente e sostenendo le proprie famiglie”, racconta don Aldo. “Nel periodo dei grandi numeri abbiamo incontrato anche soggetti difficili, rimettendoli all’attenzione delle Prefetture. Pero’ non si puo’ criminalizzare chiunque fugge dall’Africa etichettandolo come pericoloso delinquente”. “I governi devono saper gestire il flusso dell’immigrazione in modo responsabile e serio. E’ giusto che quello italiano chieda il coinvolgimento di tutti i Paesi membri, ma nello stesso tempo il soccorso e l’attenzione ai piu’ deboli non deve mai mancare”, dichiara Bonaiuto, secondo cui “ogni persona annegata nel Mediterraneo condanna noi e tutta l’Europa all’incivilta’ piu’ inaudita”. “Gran parte dell’Europa ha grandi responsabilita’ – rimarca – sulle migliaia di morti annegati: di fatto ha lasciato l’Italia da sola, ma soprattutto non ha saputo realizzare strategie serie a favore di questi disperati. E’ una grande ipocrisia prendercela con le vittime respingendole con rabbia e disprezzo”.
