La stroncatura è un tipo di pasta tipico della Piana di Gioia Tauro, fatta con semola di grano duro integrale e farina di segale
La stroncatura è un tipo di pasta tipico della Piana di Gioia Tauro. E’ fatta con semola di grano duro integrale e farina di segale. Fino agli anni ’50 veniva prodotta raccogliendo da terra i residui della molitura di vari tipi di granaglie, tra cui anche la segale. Oggi non è più fatta con gli scarti, ma le si dedica un’apposita lavorazione ed è una delle più note tipicità calabresi. La stroncatura si può preparare in svariati modi, ma per questa ricetta ho scelto un’altra tipicità della provincia reggina: il sugo alla ghiotta di stocco. Ecco cosa serve (gli ingredienti non hanno dosaggio ma sono a gusto e a discrezione di chi li prepara, come nella migliore tradizione calabrese):
- Stroncatura
- Filetto di pesce stocco in pezzi
- Pomodori freschi (o salsa di pomodoro)
- Cipollotto
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Olive
- Capperi
- Olio evo
- Sale q.b
- Prezzemolo q.b
Tritare finemente il cipollotto e fallo ammorbidire, a fiamma moderata, in una pentola con olio e poca acqua. Alzare la fiamma e sfumare con il vino, lasciare evaporare la parte alcolica e aggiungere lo stocco tagliato a pezzi. Unire quindi i pomodori pelati e tagliati (o la salsa di pomodoro), salare, aggiungere un po’ d’acqua e lasciar cuocere a fiamma bassa fino a che il sughetto non risulterà denso. Qualche minuto prima del termine della cottura aggiungere le olive e i capperi. Cuocere la stroncatura in abbondante acqua salata, scolare e condire con il sughetto di stocco. A piacere aggiungere prezzemolo tritato per guarnire il piatto.