Sasha Sorgonà, presidente dei giovani di Confcommercio di Reggio Calabria, porta alla luce le criticità che affliggono il litorale reggino
In una diretta postata su Facebook, Sasha Sorgonà, presidente dei giovani di Confcommercio di Reggio Calabria, porta alla luce le criticità che affliggono il litorale reggino. Gran parte delle spiagge a Reggio Calabria hanno il divieto di balneazione e questo, a dire di Sorgonà, non è accettabile per una città che nella propria vocazione turistica ha come protagonista di spicco proprio l’offerta del mare.
“È come se i reggini si trovassero di fronte ad un piatto succulento, ma senza poterlo addentare perché avvelenato” così fare il bagno a mare significa rischiare di prendere malattie. Secondo l’Arpacal il 5,2% della costa della città metropolitana è classificato come”Scarso”. Gran parte di questo tratto è riguarda proprio la città di Reggio Calabria ed i suoi quartieri sulla costa. “Ma ad aggravare questi dati- rincara Sorgonà- c’è l’indagine del Procuratore Bombardieri dalla quale emerge che note aziende sanitarie Reggini riversano i liquami direttamente sui torrenti, mentre secondo il comandante dei Carabinieri del Noe di Reggio Calabria parti di alcune zone della città non sono collegate a impianti di depurazione, quindi riversano tutto direttamente a mare. Una programmazione turistica deve passare dal risanamento della rete fognaria e dai depuratori, perché se c’è il mare ci sono i turisti, se ci sono i turisti le aziende prosperano, se aziende prosperano aumenta il lavoro, se aumenta il lavoro i giovani restano nella nostra terra”.