Elezioni Comunali Reggio Calabria, la presidente dell’associazione dei rumeni reggini candidata con Reset: “vogliamo contribuire a rendere bella la nostra città”

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Iancu Mura Ana: “ho deciso di fare sentire la voce non solo dei rumeni, che ormai a Reggio Calabria sono inseriti, hanno un lavoro, un amore, una famiglia, dei figli nati in Italia, ma soprattutto di portare avanti il programma di coesione sociale e culturale che abbiamo messo nel programma del Sindaco Falcomatà”

Finalmente a Reggio Calabria, gli stranieri non sono più tanto stranieri! Sono Iancu Mura Ana -scrive in una nota- rumena, presidente dell’associazione dei rumeni reggini della comunità di via Aschenez, e ho deciso di fare sentire la voce non solo dei rumeni, che ormai a Reggio Calabria sono inseriti, hanno un lavoro, un amore, una famiglia, dei figli nati in Italia, ma soprattutto di portare avanti il programma di coesione sociale e culturale che abbiamo messo nel programma del Sindaco Giuseppe Falcomatà, in particolare nella lista Reset nella quale ho scelto di candidarmi per il rinnovo del Consiglio Comunale del 20-21 settembre prossimi. Chi non conosce la fatica del lavoro, gli insulti dei razzisti, l’emarginazione di quelli che “aiutiamoli a casa loro” non conosce – prosegue– la voce del Cristo che per noi è guida non solo morale ma sempre sostegno nei momenti di difficoltà. Vogliamo contribuire a far tornare questa città alla bellezza ed alla gentile anche nei rapporti tra le persone. Siamo tanti e la maggior parte in questa città è fatta da gente per bene, gente che vorrebbe solo il suo bene, gente che è stata accolta e che oggi accoglie e propone le prorie idee e le proprie speranze. Per questo non mi è stato difficile scegliere da che parte stare! Sempre dalla stessa parte, dalla parte di vede tutti come propri fratelli e sorelle, gente che ha combattuto e combatte non per una poltrona ma per il bene della città e dei reggini, senza distinzione di sesso, razza o religione. Solo il bene della città, solo il servizio che ognuno può offrire per il bene della città”, conclude.

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