Reggio Calabria, lettera di solidarietà del gruppo “Il Fuori Coro”, composto da agenti e ufficiali della Polizia Locale di tutta Italia, per il grave episodio accaduto
Lettera di solidarietà del gruppo “Il Fuori Coro”, composto da agenti e ufficiali della Polizia Locale di tutta Italia, per il grave episodio accaduto a Reggio Calabria:
“Egregio Sig. Sindaco ed Ill.mo Comandante della Polizia Locale del Comune di Reggio Calabria, chi Vi scrive è il Fuori Coro, una compagine di ufficiali ed agenti della Polizia Locale appartenenti a vari Comuni d’Italia. Non siamo un gruppo politicizzato né facciamo attività sindacale, siamo solo uniti dalla passione per il nostro lavoro per il quale promuoviamo iniziative ed attività volte al riconoscimento della nostra categoria spesso sottostimata e poco apprezzata. Abbiamo appreso da alcuni quotidiani on line che un Agente del Comando di Polizia Locale del Comune che Voi rappresentate, durante un controllo di polizia annonaria, è stato aggredito fisicamente da un 31enne commerciante senegalese intento a vendere merci in maniera totalmente abusiva. Teatro di questo ennesimo episodio di quotidiana inciviltà, una delle strade del centro reggino dove questo ambulante che vendeva come sullodato, merci senza essere in possesso di autorizzazione alcuna, mal gradendo i controlli che i colleghi reggini stavano predisponendo, ha aggredito uno degli Agenti e, non ancora pago di tanta protervia, ha financo danneggiato uno dei mezzi di servizio. Fermato non senza difficoltà e condotto in caserma, questo “esuberante” straniero, è stato dichiarato in stato di arresto per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato mentre per il collega rimasto ferito, si sono attivate le cure del locale nosocomio. Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo prendere atto come la Polizia Locale e chi la rappresenta sia stata presa a bersaglio da individui refrattari a qualsiasi rispetto, ordine e norma civica. La lista delle aggressioni è lunghissima ed anche l’antica città di Reggio Calabria, non è stata esentata da questi atti di violenza ingiustificata e feroce.
Rimane la consapevolezza di lavorare per il bene della comunità e per il buon ordine sociale, uno dei fondamentali pilastri sui quali si basa una società evoluta come la nostra che certamente non riconosce, e come potrebbe farlo, chi si arroga il diritto di trasgredire a qualsiasi codice sia esso della strada, annonario, giuridico od etico comportamentale e pretendere poi di accampare ragioni con il turpiloquio, con le percosse o con le minacce nei confronti dei colleghi “rei” di compiere il loro dovere. Per questi motivi, il Fuori Coro, vuole manifestare a Voi ed al nostro fratello della Polizia Locale rimasto coinvolto nello scontro con questo diciamo, incivile “signore” senza regole e senza rispetto, piena solidarietà ed emotiva compartecipazione; purtroppo la maleducazione, l’arroganza e la mancanza di rispetto non sono mai tollerabili e sono piante sempreverdi che non conoscono avvizzimento. Pronta guarigione dunque per il nostro amico e collega che sappiamo far parte di un Comando sempre molto professionale ed operativo. Rimane comunque ancora insoluta la solita questione delle situazioni di pericolo e delle aggressioni delle quali siamo vittime e per ciò che è accaduto a Reggio, ma che accade ogni giorno in tutto il Paese, ribadiamo che occorrono nuovi strumenti di protezione e difesa, con la facoltà di usare gli stessi, per la nostra e l’altrui incolumità. Più precisamente, ci chiediamo: se il collega avesse avuto a disposizione un taser per bloccare sul nascere le iraconde esternazioni del soggetto di cui sopra, sarebbe dovuto ricorrere alle cure mediche, somministragli? No, sicuramente no. Avremo avuto il collega incolume ed un esempio per tutti coloro che ci aggrediscono senza la minima paura che noi si possa reagire. C’è di che meditare su questa domanda che purtroppo ad oggi, non ha ancora trovato risposte. Buon lavoro a tutti”.