Diritto alla salute, Mastruzzo: “articolo 32 della costituzione totalmente disatteso in Calabria”

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Diritto alla salute, Mastruzzo: “in Calabria permane la sottrazione di diritti per evidente disapplicazione della Costituzione”

“In Calabria permane la sottrazione di diritti per evidente disapplicazione della Costituzione. Avete visto con quale motivazione la Calabria è stata inserita in zona rossa? Non per la diffusione del contagio che rimane tra i più bassi d’Europa, ma per la criticità sanitaria regionale. Si, avete letto bene, è stata inserita in zona rossa perché la sanità pubblica non ha ottemperato ai diritti fondamentali della salute, della sicurezza e della salubrità che avrebbe dovuto garantire. Il fatto più eclatante è che la sanità calabrese è commissariata da anni”. E’ quanto scrive in una nota Massimo Mastruzzo del direttivo nazionale M24A-ET. “Commissariata vuol dire che è in mano allo Stato, ovvero che il sistema Italia ha fallito in un settore delicatissimo come quello relativo alla sanità. Ne consegue che i vertici politici e istituzionali che negli ultimi vent’anni si sarebbero dovuti occupare della salute dei cittadini calabresi, ovvero dell’applicazione dell’art. 32 della Costituzione, dovrebbero essere indagati in ordine alla loro gestione diretta o indiretta per non aver provveduto al controllo ed alla eventuale rimozione di chi si è dimostrato palesemente non idoneo. Vent’anni dovrebbero essere un periodo abbastanza congruo per riuscire a risolvere qualsiasi problema che riguarda la salute dei cittadini o per valutare chi avrebbe dovuto farlo, invece in questo ventennio i cittadini calabresi sono stati messi a bilancio nelle entrate delle cliniche pubbliche e private delle altre regioni, in particolare quelle del nord Italia. Oggi far pagare il conto delle incompetenze istituzionali ai cittadini della Calabria è vergognoso”, conclude.

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