La favola di Salvatore Molina: un infortunio lo ha quasi costretto al ritiro, domenica esordirà a San Siro con la maglia del Crotone
Il calcio regala delle vere e proprie favole che meritano di essere raccontate. Una di esse arriva dalla Calabria, protagonista Salvatore Molina, calciatore del Crotone, che domenica esordirà a San Siro a 29 anni. Un sogno che si realizza e anche se i sogni non hanno età, per qualcuno però ‘Sasà’ sul prato di San Siro c’è arrivato un po’ in ritardo. Probabilmente è vero, ne è consapevole anche lui.
La trafila nelle giovanili dell’Atalanta, la maglia dell’Under 21 azzurra, le buone prestazioni in B con il Modena avevano attirato l’attenzione di diversi addetti ai lavori: aspettava solo la chiamata dalla Serie A. Nel 2015 però la carriera di Salvatore Molina cambia per sempre. Il ragazzo si fa male: sembra una distorsione, ma resterà fuori 6 mesi. Nelle successive esperienze fra Cesena e Perugia è l’ombra di se stesso. Nel 2016 decide di prendersi una pausa per farsi curare. Gli esami a Villa Stuart escludono malattie neurologiche, ma Salvatore Molina fa fatica a stare in piedi su una gamba sola, cammina a stento, di correre non se ne parla: ha una distonia muscolare.
L’Avellino decide di puntare ugualmente su di lui ed aspettare che termini la riabilitazione. Aspetterà in vano. Molina non riesce a risolvere il suo problema, la formazione irpina lo rispedisce all’Atalanta a gennaio, il presidente Taccone lo descrive come “inabile al calcio“: parole dure, ma nelle quali forse è presente un fondo di verità. Le cure non sembrano funzionare, qualcuno insinua che il problema sia solo nella sua testa. La sua carriera arriva ad un punto morto: come si può pensare di puntare su un esterno di fascia che per miracolo si reggeva in piedi? L’agente Graziano Battistini si gioca l’ultima carta: “ti porto dalla dottoressa Laura Bertelè“.
Famosa specialista in terapita fisica e riabilitazione motoria, la dottoressa Laura Bertelè ha un motto particolare: “cambiamo la vita prima che essa cambi noi“. La vita di Salvatore Molina da quel giorno cambia completamente, o meglio, torna come prima. La dottoressa capisce che il problema del ragazzo è collegato all’accorciamento della sua catena muscola posteriore e in parte ai denti del giudizio che gli avevano fatto cambiare postura e modo di correre. Dopo una lunga terapia, nella quale inizialmente era preda di spasmi per 15 minuti, Salvatore Molina ha ripreso in mano la sua carriera. Prima il ritorno da protagonista nell’Avellino, nel quale questa volta gioca addirittura 39 partite. Poi il trasferimento al Crotone e la promozione in Serie A. Nel massimo campionato gioca da titolare in 11 gare e fornisce 4 assist che portano al 30% dei gol della formazione calabrese. Domenica, nel lunch match contro l’Inter, esordirà per la prima volta a San Siro, lo stadio dove ha sempre sognato di giocare da piccolo. E pensare che era “inabile al calcio” e quasi non riusciva più a camminare…