Il primo evento, ancora in fase di organizzazione, è previsto per domenica 23 maggio e si svolgerà a Palizzi, sarà ripreso da videomaker via aerea con i droni e con videocamere subacquee in mare
Per un popolo che vuole ripartire, per una terra che deve essere rivalorizzata. Iniziativa stupenda per il rilancio del turismo in Calabria è stata lanciata da un gruppo di giovani. Il progetto si chiama “AMAMI” ed ha come obiettivo la pulizia delle spiagge e dei fondali del mare calabrese. L’idea nasce da Yolo Diving (Reggio Calabria), scuola subacquea che inizierà la propria attività a maggio 2021, con sede ad Ardore e gestita da Enrico Taddei di Genova e Tabatha Bussolotti di Milano. L’invito dei due soci è aperto a tutti e la partecipazione, oltre ad essere gratuita, non richiede niente di complicato: chi possiede il brevetto subacqueo potrà aiutare con la pulizia dei fondali marini, gli altri si occuperanno della pulizia della spiaggia.
Il progetto ha subito raccolto grande interesse e si è allargato grazie all’interesse di diverse aziende locali, che adesso partecipano in qualità di collaboratori: Pronto Estate, Calabria Travel Experience, IG Calabria, Calabria Drone PH, Calabrialife, Copa Bay surf, Calabria Contatto, Biodamare, Godive Malta, I Love Calabria, Live in Calabria Official, Non Venite in Calabria Official, Cambiavento, Calabrianostra, Debbieontheroad, Te lo dico in Calabrese, G21 VideoProduzioni e Protur Drone Media. Inoltre l’impatto mediatico sarà ampliato dalla presenza di radio Studio 54, diversi canali TV e comunicati stampa da diversi canali di informazione.
Il primo evento, ancora in fase di organizzazione, è previsto per domenica 23 maggio e si svolgerà a Palizzi, sarà ripreso da videomaker via aerea con i droni e con videocamere subacquee in mare. Ma il calendario è pronto ad arricchirsi presto con nuove mete, in lizza ci sono già Pizzo e Nicotera. Per chi abbia voglia di segnalare una spiaggia da includere nel progetto, può contattare direttamente Yolo Diving alla pagina FACEBOOK , INSTAGRAM o all’indirizzo mail yolosub@libero.it; per chi volesse invece contribuire alle spese (ossigeno per le bombole, mute, sacchi e utensili per la raccolta, magliette per i partecipanti, noleggio gazebo, ecc…) Protur Drone Media ha avviato una raccolta fondi a cui si può partecipare con qualsiasi somma. Di seguito il link: https://www.gofundme.com/f/progetto-amami-pulizia-delle-spiagge-calabresi?utm_ca mpaign=p_cp_url&utm_medium=os&utm_source=customer
Lo scopo dell’iniziativa “AMAMI”
Rispetto dell’ambiente e rilancio del turismo per una terra poco valorizzata. Sono questi i due principali motivo che hanno spinto questi volontari a mettersi in moto. La Calabria ha un valore naturale immenso, ma l’inquinamento dei mari è una delle problematiche più importanti. Un’economia che potrebbe essere florida, invece stenta a decollare anche, e soprattutto, per la presenza di spiagge e litorali con paesaggi incantevoli, ma caratterizzati da incuria, sporcizia e degrado. tra i rifiuti più frequenti che si possono trovare sulle nostre spiagge vi sono bottiglie e contenitori di plastica, mozziconi di sigaretta, stoviglie usa e getta di plastica, cotton fioc, mattonelle e calcinacci. Sono tutti questi tipi di rifiuti che hanno un impatto pesante sugli ecosistemi, ma anche sull’economia e sul turismo: uccelli, tartarughe e mammiferi marini possono restare intrappolati nelle reti da pesca o morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti. Inoltre, le microplastiche ingerite dagli organismi acquatici sono la causa principale del disequilibrio della catena alimentare e dell’intero ecosistema marino.
Le soluzioni ci sono, ma non sempre vengono messe in atto dalle istituzioni. Negli ultimi anni si rileva sempre più sia un calo della percentuale delle aree con acque classificate di qualità “Eccellente” che un aumento delle aree di qualità “Scarsa” e quindi inibite alla balneazione. In particolare la lunghezza di tutte le aree con acque di qualità eccellente risulta nel 2020 di 594.841 metri, pari all’88,55% del totale monitorato mentre nel 2019 era di 614.683 metri pari a una percentuale del 91,50 %. In pratica un calo del 2,95% che corrisponde a circa 20 chilometri in meno. Il calo è ancora più rilevante rispetto al 2017 quando la lunghezza delle aree con acque di qualità “eccellente” era di 620.543 metri e la percentuale del 93%. Al calo delle aree con acqua di qualità eccellente si aggiunge l’aumento della lunghezza delle aree con acque di qualità scarsa che da 14.216 metri nella precedente stagione 2019 sale a 15.122 metri. Le 24 aree con le acque classificate di qualità scarsa e, quindi, con divieto di balneazione riguardano essenzialmente le Province di Reggio Calabria e Cosenza, mentre una sola area la Provincia di Vibo Valentia. E anche se gli studi dell’Arpacal hanno scongiurato qualunque rischio per la salute dei bagnanti, la maggior parte di loro preferisce non sfidare la scienza e rischiare di contraddire il parere degli esperti. Ma al di là della fortuna dei villeggianti nel beccare il mare proprio quando è cristallino e più simile ad una location esotica, appare evidente che il contesto è di per sé allarmante e preoccupante. Quindi perché far finta di nulla e lasciare questa terra nell’abbandono e nell’incuria. La Calabria è di chi la ama, adesso è tempo di cambiare!