Terzo appuntamento domenica 20 giugno alle ore 20 al Cortile delle Muse di via San Giuseppe, per il nuovo incontro della programmazione estiva de l’associazione “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria
Terzo appuntamento domenica 20 giugno alle ore 20 al Cortile delle Muse di via San Giuseppe, per il nuovo incontro della programmazione estiva de l’associazione “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria. Continuano ormai i continui appelli culturali che di settimana in settimana dopo avere trattato e cercato di “svegliare le coscienze” su argomenti importanti, quali, il ruolo della letteratura calabrese ed il teatro, puntano ora alla tematica dell’idioma dialettale per non dimenticare ma proteggere la nostra – lingua madre-. Si continua dunque ad animare le serate d’estate della città inserendo dei momenti di grande confronto con personalità che arricchiscono la nostra Calabria ed in questo caso – ricorda il presidente Giuseppe Livoti -, si è pensato ad una rappresentante delle nuove leve del dialetto o meglio del vernacolo, Roberta Cullari nata a Polistena, fondatrice del Teatro Indipendente città di Polistena, scrittrice laureata in filosofia ed esponente del mondo culturale. “L’ appello nella sera d’estate” vede, la Cullari con il suo mondo variegato e preda del nuovo e del complesso gioco linguistico, alla ricerca dell’ antica semplicità della parola ed alla scoperta del bello dimenticato, attraverso il dialetto, custodito, preservato e tramandato. Punto di partenza sarà la pubblicazione “Amurusanzi” ovvero nella sua traduzione, gesto del cuore non sempre spontaneo, atto di delicatezza estrema, sciocchezza spontanea che rallegra il cuore. In questo viaggio la professoressa Rossana Rossomando – referente Muse per la Poesia Dialettale accompagnerà il pubblico attraverso la lettura dei versi, recitati dal Laboratorio di lettura interpretativa diretto da Clara Condello con Antonella Mariani, Elena Tropiano, Adele Leanza. Poesia ricca di termini forti e coloriti ma al tempo stesso di invidia nei confronti di giovani sciocchi, preoccupati e presi solo da cose effimere. L’evento vedrà l’alternanza di un approfondimento alla calabresità in tutte le sue sfaccettature culturali, musicali, umane, etniche e creative con la presenza del Maestro prof.ssa Enza Cuzzola mentre l’aspetto artistico e tradizionale sarà rappresentato dai tessuti dell’artista Antonella Laganà già docente presso l’Istituto D’Arte di Reggio Calabria e rappresentante in piu’ di 40 anni di lavoro e ricerca del periodo di operosità di Alfonso Frangipane fondatore dell’istruzione artistica in Calabria. Un momento introduttivo vedrà la presenza della vice presidente Muse Orsola Latella – già dirigente scolastico, che farà proprio un richiamo affinchè il vernacolo non sia una lingua morta ma un valore da trasmettere con l’esperienza anche e soprattutto all’interno dell’Istituzione Scuola.