La professoressa Maria Rita Gismondo fa chiarezza sulla questione vaccini: non evitano il contagio. Il confronto a “Controcorrente” con Nunzia De Girolamo
Nell’ultima puntata di “Controcorrente“, programma di Rete 4 condotto da Veronica Gentili, è andato in scena un dibattito fra la professoressa Maria Rita Gismondo, direttore del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, e l’ex ministro Nunzia De Girolamo.
In merito all’attuale situazione epidemiologica in Italia, la professoressa Gismondo ha spiegato: “non dovremmo neanche parlare dei non vaccinati, non sono loro il problema, in Italia abbiamo raggiunto un traguardo insperato di vaccinazione , noi abbiamo avuto delle gravi carenze, io più volte ho parlato della mancanza di terapie, in tutto questo periodo parlare di terapia è stato qualcosa di impossibile e chi ne ha parlato come me, auspicando che si autorizzassero terapie, è stato crocifisso. Siamo vissuti in un fanatismo dei vaccini, che sono utili, che ci hanno salvato vite, pare che si siano evitati 12 mila decessi con i vaccini ed è giusto che ci si vaccini, ma una errata comunicazione li ha raccontati come sicuri al 100%, nessun effetto collaterale, funzioneranno e ci faranno uscire, ha dato poi una serie di illusioni perché è un virus che muta e ha varianti, abbiamo visto che i vaccini non sono il toccasana definitivo che noi auspicavamo, quindi non avremmo dovuto aspettare che i monoclonali fossero rifiutati due volte dall’Aifa per essere autorizzati e dopo s’è dovuta muovere tutta la comunità scientifica per mettere l’Aifa nella necessità di accettarli, lei sa che sei milioni di dosi di monoclonali andavano in scadenza e li abbiamo regalati alla Bulgaria anziché utilizzarli sui nostri pazienti? Quante vite avremmo potuto salvare?“.
La De Girolamo è intervenuta dichiarando: “mi scusi, ma le cure servono per chi si ammala. Noi con i vaccini vorremmo evitare proprio di prenderlo il virus, è questo il problema“. Maria Rita Gismondo ha risposto: “è impossibile, i vaccini non evitano il contagio, e in alcuni casi non sono efficaci neanche per la malattia, quindi le cure servono anche per i vaccinati“.