The Wall Street Journal ha raccontato la vita difficile di un cittadino non vaccinato contro il Covid-19 residente in Italia
“L’Italia continua a schioccare più forte la frusta fascista. Già esclusi da ristoranti, palestre, trasporti locali e altro, gli italiani non vaccinati di età pari o superiore a 50 anni dovranno pagare € 100 di multe a partire dal 15 febbraio. Sì, i fascisti sono tornati”. Ad affermarlo non è un cittadino qualsiasi contrario alle restrizioni anti Covid, bensì Steve Hanke, co-direttore e professore nella Johns Hopkins University di Baltimora, nel Maryland (Stati Uniti). Lo studioso ha pubblicato in allegato al suo tweet l’articolo del The Wall Street Journal, intitolato “In Italy, No Dolce Vita for the Unvaccinated” (“In Italia, no ‘Dolce Vita’ per i non vaccinati”), citando il capolavoro cinematografico del regista Federico Fellini.
L’articolo del noto quotidiano americano ha riportato le norme del Super Green Pass italiano e raccontato la complicata vita di una cittadina ligure non vaccinata: “Patrizia Bianco, una residente di 55 anni in Liguria, sulla costa nord-occidentale dell’Italia, non può più mangiare spaghetti e riso alle verdure nel ristorante cinese preferito oppure sorseggiare rinfrescante spremuta d’arancia nei bar sul mare della sua piccola città. Spesso prende un panino da asporto e lo consuma sulla spiaggia, l’unica posizione in cui si sente benvenuta. Una mattina recente, ha portato tè caldo e biscotti da casa e si è seduta sulla spiaggia osservando il mare da quello che chiama il suo “spazio del tè della libertà”…”. Se questa è la visione che il mondo ha dell’Italia, forse sarebbe il caso di non andarne proprio fieri.