Gismondo: “la mascherina a scuola è una decisione politica e crea effetti negativi nei bambini”

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Le parole di Maria Rita Gismondo, Direttrice di microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenze dell’ospedale Luigi Sacco, sulla proroga delle mascherine al chiuso

In Italia continua il dibattito sulle mascherine. Dall’1 maggio non sono più obbligatorie per determinati luoghi al chiuso, ma non per tutti. A scuola, ad esempio, restano e sarà così fino al 15 giugno. Ad alimentare le polemiche, le parole di Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria presso il Ministero della Salute, il quale ha affermato che il Ministero della Salute “non è in possesso della documentazione” sui rischi e benefici delle mascherine per i bambini. Argomento affrontato anche da Maria Rita Gismondo, Direttrice di microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenze dell’ospedale Luigi Sacco, che a Fuori dal Coro, su Rete 4, ha detto che “Rezza prende le distanze dal provvedimento. È una decisione politica. Non ci sono dati scientifici che dimostrino che l’uso delle mascherine nei bambini abbassa il rischio di Covid”. Anzi, sottolinea Gismondo, ci sono “effetti negativi dal punto di vista psicologico e sociale nei bambini, che iniziano a vedere il compagno come l’ostile. Io sarei per togliere le mascherine a scuola, assolutamente”.

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