Franco Corbelli lascia Facebook: al termine della sospensione di un mese dal social blu, il leader del Movimento Diritti Civili decide di abbandonare il proprio profilo per evitare di essere nuovamente “imbavagliato” per le proprie opinioni espresse
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, abbandona Facebook. Lo fa a partire da oggi, al termine della sospensione, di un mese, che gli era stata comminata per aver postato un articolo de La Verità nel quale lo stesso Corbelli, chiedeva “l’istituzione di una task force, un team di specialisti, medici, scienziati, e un numero verde per dare assistenza e aiuto alle tante persone vittime delle gravi reazioni avverse, che sono state completamente abbandonate dal Governo e non sanno come e dove potersi curare e continuano a fare esami, anche a loro spese”. Corbelli, come anticipa oggi La Verità, che riporta la notizia, parla di decisione irrevocabile.
“Questa volta, giuro, non ci sarà alcun ripensamento da parte mia, così come (responsabilmente) avvenne invece nel dicembre scorso, dopo l’ennesima, ingiusta sospensione. Quello che ho subito, in questo caso, è una grande, grave e inaccettabile ingiustizia. Non si può imbavagliare chi chiede solo di aiutare le persone vittime delle gravi reazioni avverse! E’ qualcosa di grave, assurdo e inaccettabile quello che è successo! Non si può sospendere Diritti Civili (e la sua lunga, nobile storia) solo perché chiede semplicemente di aiutare delle persone malate e sfortunate. E’ qualcosa di inverosimile, assurdo. Per questo ho deciso di abbandonare Fb e di uscire comunque dal mondo dei social, che ho in questi anni utilizzato semplicemente per comunicare le nostre battaglie civili, di giustizia giusta e le nostre iniziative umanitarie.
Da oggi, finito il mese di sospensione, potevo di nuovo pubblicare ma con i post, per ancora quasi un mese, relegati in fondo nel feed, di fatto così “invisibili”. Lascerò il profilo (che avevo aperto oltre 8 anni fa) così com’è senza mai più aggiornarlo. Lo faccio per lasciare, anche su questo canale social, una testimonianza della trentennale storia di Diritti Civili, del nostro impegno (in particolare, per quanto riguarda la drammatica emergenza pandemia, di tutto quello che abbiamo fatto e denunciato in questi ultimi due anni e mezzo, per cercare di prevenire e fermare le tante tragedie delle morti improvvise e delle gravi reazioni avverse), delle grandi conquiste civili ottenute e della nostra assoluta correttezza. Basti pensare che il profilo di Diritti Civili (caso rarissimo) non ha mai consentito i commenti per evitare accuse, offese, insulti. Ma nemmeno questo è bastato per non essere ancora una volta ingiustamente sospesi.
Continuerò naturalmente, dalla strada, come ho sempre fatto, le giuste, importanti battaglie civili e le iniziative umanitarie, per, soprattutto, affrontare e cercare di prevenire e fermare la tragedia delle morti improvvise, con il sostegno, sono certo, di un grande e coraggioso giornale , come La Verità, e anche di quei pochi, altrettanto coraggiosi giornali locali online, come StrettoWeb”.