Reggio Calabria, monta la rabbia contro il Green Pass: lavoratori appendono striscioni di protesta sulla SS106 tra Pellaro e Bocale. Le FOTO

  • cartelli no green pass ss106
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Anche a Reggio Calabria cresce la tensione per le proteste contro il Green Pass: numerosi striscioni sono stati appesi stamattina sulla SS106 tra Pellaro e Bocale. Le immagini

Monta la rabbia anche a Reggio Calabria contro il Green Pass obbligatorio anche per andare al lavoro a partire dal 15 Ottobre: stamattina sui cavalcavia della SS106 tra Pellaro e Bocale sono stati appesi dai manifestanti numerosi striscioni di protesta in quella che è la zona più industriale della città, in cui c’è il più alto numero di lavoratori. Negli striscioni c’è scritto:

  • “No Green Pass, sì alle cure domiciliari”
  • “No Green Pass, basta ricatti e bugie”
  • “Sicurezza poca, dubbi tanti e per i tamponi ci vogliono pure i contanti”
  • “I tamponi per andare a lavorare sono mazzette”
  • “Non iniziò con le camere a gas, iniziò con i politici che dividevano le persone tra ‘noi’ e ‘loro'”

Evidente, quindi, la posizione contraria al Green Pass proprio nel contesto lavorativo. Contro il Green Pass obbligatorio si stanno svolgendo quotidianamente proteste in tutt’Italia, e negli ultimi giorni hanno iniziato a manifestare anche automobilisti e camionisti che in molti episodi hanno bloccato e rallentato il traffico sulle strade e autostrade del Paese, in modo particolare al Nord ma anche a Catania in Sicilia. La protesta si sta allargando e l’impressione è che avvicinandosi al 15 ottobre, giorno in cui l’obbligo del Green Pass entrerà in vigore anche per i luoghi di lavoro, la situazione possa ulteriormente degenerare: i sindacati hanno annunciato scioperi di massa, e tra i manifestanti troviamo quotidianamente nelle piazze italiane anche rappresentanti delle forze dell’ordine, poliziotti, vigili del fuoco, persino questori come Nunzia Alessandra Schilirò che ha fatto scalpore per le sue dichiarazioni pubbliche sull’illegalità del Green Pass. Il fronte dei contrari si allarga anche in parlamento, dove inizialmente soltanto l’opposizione di Fratelli d’Italia era schierata contro l’obbligo del lasciapassare ma adesso ha raccolto buona parte della rappresentanza parlamentare leghista, numerosi esponenti del Movimento 5 Stelle e altri deputati e senatori del gruppo Misto guidati da Vittorio Sgarbi. Anche alcuni esponenti di Forza Italia hanno abbandonato il partito di Berlusconi passando all’opposizione.

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