“Il Sud – hanno detto i governatori del Sud – ha una storica carenza di infrastrutture, da quelle tradizionali, come strade e ferrovie, a quelle di nuova generazione, tra cui le reti per la banda larga ed infine alle immateriali. Nel contesto della crisi in atto, i fondi che dovevano servire ad affrontare queste necessità sono stati più volte usati per altre finalità. La macchinosità delle procedure a nuovi fattori che si sovrappongono, quali gli obblighi di spesa e il patto di stabilità, non hanno sempre consentito gli obiettivi di spesa previsti“. In questo quadro, proseguono, “rappresenta un precedente positivo il lavoro fatto con una parte residua dei Fas che ha visto le Regioni, d’intesa col ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, individuare obiettivi strategici su cui concentrare le poche risorse disponibili con procedure certe. Il piano Sud – concludono i presidenti – dovrà prevedere l’impiego di tutte le risorse promesse e programmate a partire dalla quota di finanziamento dello Stato“.
Crisi, governatori del Sud in coro: “servono più risorse”
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