Mi sono innamorato della cucina durante il mio soggiorno universitario in quel di Napoli – oh, i friarielli, che meraviglia – praticamente quando mi sono innamorato di mia moglie. E da allora non le ho mai lasciate. Ho amato, cucinato, copiato, sperimentato, ho letto, mi sono aggiornato …… ebeh sai con l’eta’ che avanza ……. e cosi’ ho progettato questo mio “percorso emozionale tra i fornelli” al fine di trasferirvi tutte le mie esperienze, le mie passioni, i miei amori.
Bisogna vivere il cibo come espressione dei sentimenti e primo tra tutti l’amore. Un piatto preparato con amore e’ diverso da uno preparato con indifferenza, perche’ il piatto stesso non avra’ un’anima. La cucina per me e’ tra le piu’ grandi armi di seduzione. Attraverso il potere evocativo delle spezie, degli aromi, degli accostamenti audaci, dei colori, dei profumi, amiamo e ci facciamo amare. Chi nel proprio immaginario non conserva il ricordo del pranzo dai nonni per le feste, la figura di mamma che prepara il ragu’ della domenica e, con e per amore, ti lascia fare la zuppetta nella pentola, la sera che hai cucinato per lei/lui quel favoloso spaghettino e poi …….. come avresti voluto concludere la serata se non con ……..??????
E allora: entriamo in cucina con un gran sorriso, facciamo un carico di ottimismo e …….. creiamo, abbandonando gli schemi e cercando di trasformare le nostre profonde passioni, i nostri desideri segreti, in piatti che premino animo e palato.
