Pasta e patate

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Dall’asilo alla terza elementare ho frequentato l’Istituto Pio XI. Erano i tempi delle medaglie d’oro appese ai grembiulini con il
tricolore  e delle orecchie d’asino da  portare in giro per l’Istituto. Eppure Suor Antonietta e Suor Teresa erano buonissime. Ricordo quegli anni ed i compagni di classe con tanto affetto e simpatia, cosi’ come ricordo quel “terribile odore di mensa” che si
spargeva nei corridoi e nelle classi all’orario del pranzo. Poi sono cresciuto e, nel tempo, come succede sempre, i miei gusti sono cambiati e quell’ odore di mensa,  da terribile che era, e’ diventato per me un meraviglioso aroma. Eh si, sto parlando della pasta e
patate:  piatto semplice, povero ma gustosissimo.

Sempre se la si sa fare.

Si fa appassire un po’ di aglio e cipolla in olio extravergine, si aggiunge qualche ciliegino e si lascia asciugare. Solo ora si mettono le patate a tocchetti, si fanno tostare solo un attimo e poi si coprono con acqua. Se volete un segreto, metteteci dentro una grossa scorza di parmigiano  e coprite. Quando le patate sono cotte si aggiunge la pasta (dai ditali alle mezze maniche va bene tutto) aggiustando di acqua se necessario. Da questo momento e’ tutto nelle vostre mani e nel vostro cuore.
Bisogna  far si che quando la pasta sara’ cotta, la consistenza del tutto sia magicamente “cremosa”. A questo non arriverete mai con il tempo e con la misura, ma semplicemente con il vostro “Love”, perche’ se non ci mettete  l’anima, senza sentimento, rischiate di fare una brodaglia da caserma.

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