Nel punto vendita di Palermo, in via Ruggero Settimo, sin dalle 7.30 del mattino un’agguerrita coda di modaioli aspettava con impazienza il proprio turno d’ingresso. Stesso scenario a Genova, dove in via XX Settembre una coda di venti metri attendeva che le saracinesche del negozio si alzassero. Ancora “peggio” è andata a Milano e Roma, dove nemerose fashion victim hanno sfidato la notte e il freddo appostandosi davanti alle vetrine dalla sera precedente.
La biondissima stilista ha proposto abiti dal look aggressivo, colorati e pieni di decorazioni, dalle borchie agli strass: gonne, vestiti, giacche di pelle, ma anche bracciali, collane, borse e scarpe per donna e per uomo, ovviamente. I prezzi sono contenuti, ma i pezzi limitati: si parte da un minimo di 30 euro per i leggings in fantasia floreale, fino ai 250 per un vestito nero in pelle con le borchie. Insomma, ce n’è per tutte le tasche.
Quello che stupisce – oltre all’enorme successo dell’accoppiata moda low cost e grandi stilisti – è come in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo c’è chi non riesca proprio a rinunciare al fascino di un capo firmato, anche a costo di dormire all’agghiaccio. Ovviamente è impossibile compiere generalizzazioni, così come ipotizzare che la crisi non esista realmente. Forse la soluzione è molto più semplice, e consiste nel voler dimenticare almeno per un giorno guai e preoccupazioni… e cosa meglio di un bel vestito ad un buon prezzo può compiere questo “miracolo”?