L’Udc è pronto a lasciare la giunta Lombardo, il vertice oggi a Messina

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La decisione arriverà oggi. Il punto è all’ordine del giorno della riunione del coordinamento regionale dei centristi siciliani che si svolge in queste ore nella sede messinese del partito. Al vertice partecipera’ tutto lo stato maggiore del partito: i parlamentari nazionali e regionali, i segretari e i presidenti provinciali del partito, oltre agli ex parlamentari dell’Unione di Centro.

Un mese fa, abbiamo rappresentato al presidente della Regione – spiega il coordinatore siciliano e presidente dei senatori Udc, Gianpiero DAliala necessita’ di definire un programma di fine legislatura con riforme strutturali che, in sintonia con gli sforzi operati a Roma dal governo del senatore Monti, coniughino rigore, equita’ e sviluppo. Abbiamo chiesto un chiarimento anche per indurre i partiti che appoggiano Lombardo a una assunzione diretta di responsabilita’ trasformando l’alleanza parlamentare che ‘precariamente’ lo sostiene in una vera e propria maggioranza politica”.

La risposta del presidente Lombardo è arrivata ieri nel suo stesso blog: “Non c’e’ dubbio che la giunta politica abbia i suoi vantaggi e i suoi pro indiscutibili. Si tratta pero’ di un ragionamento che andiamo facendo in una fase in cui bisogna rilanciare l’azione amministrativa – scrive Lombardo – Che l’Udc abbia le sue ragioni l’ho sempre riconosciuto e si era detto che immediatamente dopo il bilancio se ne sarebbe discusso”.

Ma il governatore siciliano mantiene le sue convinzioni sul fatto che il rimpasto non prevede l’ingresso di politici in giunta: ”Io credo che comunque il ragionamento sull’equilibrio della giunta e sulle persone che la compongono si debba fare e sono pronto a farlo. Non credo si tratti di imporre politici in giunta che poi non sarebbe piu’ tecnica – spiega dal suo blog .

Si tratta di trovare le persone giuste che abbiano al tempo stesso la competenza e la sensibilita’ politica che serve per rilanciare l’azione amministrativa. Credo che si convenga che non saranno deputati, ma che ci sia necessita’ di una revisione l’ho sempre sostenuto e assicurato – conclude Lombardo -. “Se si fosse approvato il bilancio entro fine anno avremmo gia’ affrontato la questione. Da qui alla riapertura dell’assemblea c’e’ il tempo e la volonta’ perche’ anche il problema dei numeri che di certo penalizza l’Udc possa essere risolto”.

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