Corte dei Conti: Condannata banca in Sicilia, non vigilò su fondi Mise

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la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione siciliana ha condannato l’Istituto di credito “GE Capital Spa” (già “Interbanca Spa”) al risarcimento del danno di 227.309 ore in favore del ministero dello Sviluppo sconomico. La Sezione ha ritenuto la banca, concessionaria del ministero per il controllo e l’erogazione di un contributo concesso in base alla legge 488/1992 ad una società di gestione di strutture alberghiere per l’ampliamento e la ristrutturazione di un albergo nel centro storico di Palermo, responsabile di una serie di violazioni. Avrebbe infatti disposto illegittimamente l’erogazione del contributo in favore della società beneficiaria del finanziamento a fondo perduto. Tra le ipotesi di omesso controllo dell’attività della società da parte della concessionaria, che avrebbe dovuto attivare la revoca del contributo concesso dallo Stato, sono ritenute rilevanti quelle riguardanti il mancato ricorso a strumenti di riequilibrio finanziario esterni, il mancato apporto di capitale proprio da parte dei soci, la mancata produzione dei monitoraggi annuali con i quali l’impresa certifica lo stato di avanzamento del programma finanziato e il mancato ricorso al sistema di gestione ambientale. Per la prima volta e’ stata chiamata a rispondere del danno per illegittima percezione di contributi ex 488/1992 non l’impresa beneficiaria, ma soltanto la banca concessionaria, in virtù della sua funzione di sostituta del ministero dello Sviluppo economico nell’intera procedura di concessione ed erogazione del finanziamento.

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