Enna, in manette un uomo che picchiava la moglie e i figli

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Per anni perpetrava violenza sulla moglie e sui figli. Non si limitava nemmeno davanti a parenti e amici, e aveva coinvolto anche altre persone nel suo strano piano. Aveva tentato di indurre un giovane amico a rendere false dichiarazioni, al fine di calunniare un amico della coppia, che aveva aiutato la moglie. Diverse sono quindi le accuse nei confronti di quest’uomo di Piazza Armerina (Enna), che è finito in carcere, Alfonso Palermo, 30 anni. L’uomo è stato arrestato dagli uomini del Commissariato di Piazza Armerina diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti.A loro si era rivolta la giovane moglie di Palermo, per denunciare i maltrattamenti e le percosse subiti ripetutamente. La donna temeva, infatti, per la sua incolumita’ e quella dei figli minorenni, poichè l’uomo, fin dall’inizio del matrimonio, aveva messo in atto atteggiamenti aggressivi, sfociati con quasi quotidiani maltrattamenti, continuati persino durante le sue gravidanze, consistiti in percosse violente e minacce, anche ai danni dei figli della coppia. In un’occasione, recente, per futili motivi, Palermo ha tentato di colpire la moglie con una porta sganciandola dalla naturale sede, provocando uno stato di terrore alla donna ed ai bambini che, loro malgrado, hanno assistito all’episodio.La violenza più inaudita poi è quella che Palermo riservava verso i suoi figli, percuotendoli in modo selvaggio, con calci e pugni, anche davanti anche a persone estranee alla famiglia, e solamente grazie all’intervento di alcuni presenti, con non poca fatica, si e’ riusciti bloccare l’uomo, ed evitare che lo stesso provocasse lesioni gravi al bambino.La conseguenza ovvia è stata la separazione della coppia, ma è stata anche la goccia che ha fatto traboccare il vaso, poichè Palermo ha messo in atto “atti persecutori nei confronti della moglie, appostandosi e seguendola in ogni suo spostamento, ingenerando nella donna uno stato di ansia e timore, e portando la denunciante ad aver paura di uscire di casa”.Infine, l’uomo, negli ultimi tempi, ha denunciato, a sua volta, inesistenti minacce da lui sofferte da parte di un amico della coppia, indicando un proprio parente come persona che avrebbe assistito alle minacce rivoltegli. Convocato tempestivamente il testimone, al fine di verificare quanto raccontato dall’indagato, lo stesso sin dalle prime battute e’ apparso spaventato tanto che, ben presto, ha ammesso di non aver mai assistito a nessuna minaccia da parte di Palermo. Palermo e’ stato messo agli arresti domiciliari.

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