Ecco come Ozpetek spiega ”Ho avuto l’idea perche’ un mio amico mi ha detto che una sera, mentre guardava a casa la tv, aveva visto dietro di se’ una signora che poi era sparita. E quello stesso amico qualche giorno dopo aveva visto, nascosta nella sua casa, una giovane sposa che si era poi subito dileguata”. Il titolo ‘Magnifica presenza’, aggiunge il regista, ”e’ quello che pensano i fantasmi di Elio Germano, anche perche’ lui riesce a relazionarsi con loro. Il fatto e’ che i miei fantasmi non accettano l’idea di essere morti e Pietro e’ un puro che riesce, dopo l’iniziale paura, ad avere con loro il giusto rapporto”. E’ evidente la correlazione tra il film e l’opera di Pirandello, “Sei personaggi in cerca d’autore” e lo ammette lo stesso regista: ”certo che c’e‘ – dice -: tra l’altro e’ anche la passione della co-sceneggiatrice Federica Pontremoli”. Elio Germano, nel suo ruolo, è il vero valore aggiunto di questo film. L’attore ha dichiarato: “lavorare con Ozpetek e’ stato un viaggio bellissimo, anche perche’ diverso dalle cose che ho fatto finora. Secondo me, e’ un film sull’orgoglio della debolezza, ovvero sul fatto che molte persone nascondono le cose piu’ fragili della loro vita e tendono a interpretare ruoli per nascondere tutte le loro fragilità“. Anna Proclemer, conosciuta come uno dei miti del teatro, si è rivolta ai giornalisti dicendo: ”Lo so, sono un pigmeo del cinema, ma Ozpetek e’ talmente innamorato degli attori che mi sono ritrovato ad amarlo a mia volta. In genere, va detto, non sopporto i registi teatrali che per me possono anche sparire e lasciare liberi noi attori”. Infine da Ozpetek un appello: ”Siamo in un paese d’arte, basterebbe soltanto che sfruttassimo il nostro teatro, i nostri monumenti, la bellezza delle nostre citta’ per poter vivere alla grande e non fare piu’ nulla, ma, nonostante questo, il nostro paese fa poco e mette in ginocchio anche il nostro cinema che e’ poco supportato”.
Il nuovo lavoro di Ferzan Ozpetek, “Magnifica presenza”, nelle sale dal 16 marzo
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