Lampedusa, altri barconi di immigrati nel Canale di Sicilia, attivata task force sanitaria

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Laura Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, annuncia tutta la drammatica situazione che si vive a Lampedusa in queste ore. Dopo la traversata che è costata la vita a cinque persone, pare che stiano arrivando altri quattro barconi, uno dei quali potrebbe provocare uno stallo tra Malta e Italia. ll barcone con a bordo un’ottantina di persone e’ stato soccorso da un motopesca francese in acque Sar maltesi. Allertate le autorita’ dell’isola della Valletta che, pero’, vorrebbero far proseguire l’imbarcazione verso il porto piu’ vicino, Lampedusa, dove, oggi, è avvenuto il drammatico sbarco di 56 persone a Lampedusa, con la morte di cinque persone; ieri il gruppo di 54 e poi quello bloccato nel trapanese.  “Penso che dobbiamo attenderci un nuovo significativo arrivo di persone – afferma la Boldriniche peraltro sono sempre piu’ a rischio”. Prosegue  “Fino a quando ci sono situazioni di tensione in aree non lontane, come il Corno d’Africa, le persone cercheranno un posto sicuro. Dalla Somalia si continua a scappare, come da altri Paesi“. E’ una situazione da tenere presente e per questo “dobbiamo essere pronti a ogni evenienza. E’ importante che il centro di primo soccorso e transito di Lampedusa sia messo in grado di funzionare“. La struttura di contrada Imbriacola infatti e’ ferma dopo che e’ stata data alle fiamme al culmine di una sommossa. E diventa decisivo che “Lampedusa torni nuovamente a essere ritenuta ‘porto sicuro’, come e’ sempre stato fino a qualche mese fa“. Intanto, e’ giunto a Lampedusa il pattugliatore della Guardia di Finanza che trasportava i primi 19 profughi, tra cui cinque donne, soccorsi stamani su un gommone alla deriva nel Canale di Sicilia con a bordo anche cinque cadaveri. Tra poco dovrebbe approdare anche la motovedetta della Capitaneria con altri 32 superstiti. Sull’isola, che e’ stata dichiarata dal governo italiano ”porto non sicuro”, non vi sono strutture d’accoglienza dopo l’incendio che nel settembre scorso ha distrutto il Centro di contrada Imbriacola. I 54 immigrati sbarcati ieri sono gia’ stati trasferiti nel Centro di Pozzallo, nel Ragusano.Una task force costituita da medici, infermieri e mediatori culturali da inviare sull’isola di Lampedusa per fronteggiare, assieme ad altri attori istituzionali, eventuali emergenze relative agli sbarchi, è stata istituita dal ministro della Salute, Renato Balduzzi in accordo con l’Assessore alla Salute della Regione Siciliana, Massimo Russo e il Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per la salute, le migrazioni e la poverta’ (INMP), Concetta Mirisola. La decisione è arrivata dopo la notizia dell’avvistamento di un’imbarcazione nel canale di Sicilia con 57 persone a bordo, di cui 5 cadaveri, diramata oggi dalla Capitaneria di Porto di Roma. L’Inmp, che ha già realizzato il progetto accoglienza 2011 sull’isola assieme all’ospedale civico Arnas di Palermo, dall’aprile a settembre dello scorso anno, ha fornito in questa occasione un soccorso ai migranti già dal momento dello sbarco al molo, effettuando un triage clinico-diagnostico con l`utilizzo di un approccio transculturale. Ora, 19 immigrati sono sottoposti a cure mediche, cinque di loro sono stati trasferiti in elisoccorso negli ospedali palermitani. Quattro, in particolare, al Civico di Palermo per ustioni chimiche, cioe’ causate dal contatto con il carburante. Tra loro un quindicenne che aveva ustioni di primo e secondo grado in tutto il corpo. Un’altra persona ha invece ingerito del liquido tossico durante la traversata, probabilmente per dissetarsi. Il responsabile sanitario dell’isola, Pietro Bartolo,  assicura che non sono in pericolo di vita, e aggiunge: “Abbiamo gestito efficacemente questa emergenza. Ormai la macchina dell’assistenza e’ ben rodata e funzionante. Agli altri sono stati riscontrati sintomi di ipotermia e disidratazione e sono stati trasportati nelle villette di Cala Creta: tra questi una donna al quarto mese di gravidanza“.

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