‘Ndrangheta: a Reggio la sentenza del processo ‘Crimine’, 10 anni al “capo dei capi” Domenico Oppedisano

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Domenico Oppedisano è considerato il capo Crimine della ndrangheta, intesa nella sua struttura globale è stato condannato a dieci anni di carcere dal Gup di Reggio Calabria Giuseppe Minutoli. Il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri nella sua requisitoria aveva chiesto per il capo dei capo 20 anni di carcere.

Il Gup Giuseppe Minutoli ha inoltre condannato a diversi anni di carcere anche altri boss e gregari della ndrnagheta: Antonino Pesce, 6 anni (dieci anni la richiesta del pm.), Rocco Lamari 8 (20 anni) Cosimo Giuseppe Leuzzi, 8 anni (20 anni) , Giovanni Alampi 8 anni (16 anni), Carmelo Costa, 7 anni (16). Una ventina invece le assoluzioni. Intutto alla sbarra c’erano 120 persone accusate a vario titolo di associaizone mafiosa e altro. Un processo scaturito dalla maxioperazione del 13 luglio 2010 in cui, sull’asse Reggio-Milano, furono tratti in arresto oltre trecento presunti affiliati. Secondo la ricostruzione del pool di investigatori coordinato dal pm Gratteri la `ndrangheta si sarebbe strutturata con un organo superiore, detto “Provincia“. Una ricostruzione che in passato non era mai stata riconosciuta con sentenza definitiva, soprattutto con riferimento ai processi “Olimpia” e “Armonia“. Il procedimento “Crimine” può essere il maxiprocesso calabrese, storico come quel maxiprocesso che in Sicilia, sulla scorta delle indagini di Giovanni Falcone, si è celebrato circa 25 anni fa.

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