‘Ndrangheta: arrestati a Catanzaro donne, rom e un ex carabiniere

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Donne, rom e rapporti consolidati con la `ndrangheta e pezzi delle forze dell’ordine. Erano questi i punti di forza del gruppo di trafficanti di droga smantellato dalla squadra mobile di Catanzaro, in collaborazione con quelle di Milano e Bologna e col commissariato di Paola. Dodici le persone finite in carcere, quattro agli arresti domiciliari, tra cui un ex carabiniere, e una sottoposta ad obbligo di dimora. Il militare dell’arma arrestato è Giuseppe Maranzano, 46 anni, posto in pensione da qualche settimana, dopo essere stato riformato. Maranzano è accusato di corruzione semplice per essersi prestato ad allentare la maglia dei controlli su un sorvegliato speciale, Alessandro Critelli, poi arrestato e colpito oggi da un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare. E’ stato il coinvolgimento dell’ex militare nell’operazione a sollecitare l’amaro commento, in conferenza stampa, del Procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, sui numerosi casi d’infedeltà tra le forze dell’ordine emersi dalle indagini attorno la criminalità organizzata. Gli inquirenti hanno poi spiegato il fondamentale ruolo operativo svolto dalle donne e da individui rom, utilizzati dalla banda di narcotrafficanti come spacciatori e corrieri per trasportare la droga da Napoli e piazzarla sul mercato catanzarese. Un fenomeno allarmante che si diffonde sempre più tra i giovani calabresi, a cui il gruppo criminale offriva eroina, cocaina, crack e kobrett, la cosiddetta “droga dei poveri”, ottenuta dagli scarti di eroina e venduta a 50 euro, quattro volte il prezzo pagato dai narcotrafficanti sul mercato napoletano.

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