Sicilia, raggiunta l’intesa sugli ammortizzatori sociali, ma per la Cisl occorre un “decreto Salva Sicilia”

StrettoWeb
Il Palazzo d'Orleans di Palermo, sede della presidenza della Regione Siciliana

L’intesa è stata raggiunta ieri, nell’ambito dell’accordo-quadro che sarà sottoscritto in serata a Palazzo d’Orleans, a Palermo, dal governatore siciliano Raffaele Lombardo e dalle 17 associazioni del lavoro e delle imprese che l’1 marzo hanno dato vita nel capoluogo siciliano alla marcia per il lavoro produttivo. Si tratta dell’accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga. “La firma sull’accordo è un passo importante – commenta Giuseppe Cascone, presidente regionale della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) – ma non bisogna dimenticare i tanti altri obiettivi da raggiungere per sostenere l’economia siciliana in questa fase di crisi: da un ‘piano straordinario per il lavoro’, al sostegno per l’accesso al credito, a misure per favorire il lavoro nelle imprese”.
L’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga va bene, ma non basta. La Sicilia ha bisogno di un pacchetto di interventi, su tre fronti, che rimetta rapidamente in moto l’economia” così commenta la Cisl l’accordo che sarà sottoscritto stasera. E aggiunge che è ”un passaggio importante al quale abbiamo significativamente contribuito”. L’anno scorso, ricorda il sindacato, si avvalsero degli ammortizzatori in deroga, in Sicilia, 12 mila lavoratori, nel 2010 ne fruirono in ottomila. Da qui il ”giudizio positivo” sull’accordo-quadro che ogni anno è definito in tutte le Regioni in ottemperanza alle leggi dello Stato 2/2009 e 33/2009. E’ per questo, osserva il sindacato, che Roma ha già messo sul piatto, per quest’anno, per ammortizzatori in deroga, ”un miliardo di euro che deve però ancora essere ripartito tra le Regioni”.
Inoltre, alla quota siciliana del miliardo, il governo della Regione dovrà aggiungere la fetta del Fondo sociale europeo da destinare a indennità e formazione. Per quest’anno, stando all’intesa raggiunta, 20 milioni per sostegno al reddito e 30 milioni per politiche di riqualificazione e aggiornamento professionale. Ma per la Cisl questo ancora non basta. Ecco come si esprimono a tal proposito Maurizio Bernava e Giorgio Tessitore, segretario generale e componente della segreteria regionale del sindacato: “L’Isola ha bisogno, al più presto, di un accordo complessivo in tema di politiche attive del lavoro; di un accordo tra parti sociali e governo che integri le disposizioni nazionali sull’apprendistato. E di provvedimenti amministrativi che diano concrete risposte all’economia regionale come richiesto dalle associazioni della marcia per il lavoro produttivo, che nei giorni scorsi si sono riunite nel tavolo permanente Salvasicilia“. In particolare la Cisl avanza altre richieste: mettere rapidamente all’ordine del giorno i provvedimenti amministrativi necessari alla riprogrammazione dei fondi nazionali e Ue non utilizzati, e per concentrare la spesa su pochi obiettivi utili alle imprese sane e alla creazione legale di lavoro produttivo. Quanto all’accordo quadro, la Cisl segnala che consente di beneficiare della cig in deroga ai lavoratori di aziende in crisi che non fruiscano di cassa integrazione ordinaria o straordinaria e che siano privi di qualunque forma di protezione sociale; a quelli che abbiano esaurito il periodo di godimento della cassa integrazione ordinaria o straordinaria. Ai lavoratori licenziati che si siano avvalsi dell’indennita’ di disoccupazione e dell’indennità di mobilità e che non abbiano trovato un nuovo lavoro. E ai lavoratori licenziati da aziende che abbiano subito, in tutto o in parte, la confisca del patrimonio.

Condividi