Soldato americano uccide 16 civili afghani a Kandahar

StrettoWeb

Una carneficina, compiuta a sangue freddo, porta per porta. 16 civili, di cui nove bambini, sono stati uccisi mentre dormivano nelle loro case da un soldato americano nelle vicinanze di una base Nato nel distretto di Panjwai, nella provincia di Kandahar. Crivellati di pallottole e poi cosparsi di benzina e incendiati.

Il ministro della Difesa Usa, Leon Panetta, ha assicurato al presidente afghano Hamid Karzai che il Pentagono ha già avviato un inchiesta dettagliata sul soldato che avrebbe compiuto il folle gesto forse in preda a un esaurimento nervoso. “Un sospetto è sotto custodia ed  ho assicurato a Karzai che il responsabile sarà processato” ha dichiarato Panetta in un comunicato aggiungendo di essere “scioccato e rattristato che un militare Usa…chiaramente agendo di propria iniziativa” sia collegato all’accaduto.

Ma esiste una seconda versione dei fatti secondo la quale il massacro sarebbe opera di un gruppo di soldati americani “ubriachi” che “ridevano” e “sparavano all’impazzata”. La notizia – seccamente smentita dal Pentagono – è stata riferita da alcuni funzionari anonimi del governo afghano oltre a parenti e  vicini delle vittime. Tra questi un uomo, un anziano del villaggio, Haji Samad che rientrando a casa ha trovato i cadaveri di undici membri della sua famiglia, fra cui figli e nipoti. “Hanno versato liquido infiammabile sui corpi e tentato di dare loro fuoco”, racconta in lacrime.

Quattro in tutto le case “visitate” dall’assassino, nei due villaggi di Alokozai e Garrambai, entrambi nel distretto di Panjwayi, culla spirituale ed ex roccaforte dei talebani, a 500 metri da una base Usa.

L’efferatezza del massacro rischia di far precipitare i rapporti, già tesi, fra Kabul e Washington e di far deflagrare l’ostilità popolare nei confronti delle truppe straniere, già esacerbata dal rogo del Corano e da uno stillicidio di episodi di gratuito disprezzo e di civili morti, vittime di azioni militari fuori bersaglio. E ora gli americani temono una nuova ondata di violenze e hanno invitato i concittadini a stare all’erta per possibili rappresaglie.

Obama, dopo aver avuto un lungo briefing con i suoi esperti militari ha dichiarato ”sono profondamente rattristato dalle notizie dell’uccisione e del ferimento di civili afgani. Esprimo le mie condoglianze alle famiglie e agli amici di chi ha perso la sua vita, e al popolo afgano che hanno sopportato per troppo tempo violenza e sofferenza. Si tratta di un incidente – ha aggiunto – tragico e scioccante che non rappresenta il carattere eccezionale del nostro esercito e il rispetto che gli Stati Uniti nutrono nei confronti del popolo afgano.

Ma Hamid Karzai intanto avverte in un comunicato “non lo dimenticheremo”.

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