Qualche tempo fa leggevo periodicamente, a intervalli più o meno brevi, su diversi giornali notizie relative al recupero, importante economicamente, di depositi postali, buoni fruttiferi e libretti antichi e dimenticati nel cassetto, cosiddetti dormienti, per i quali il famoso studio legale Orecchioni-Canzona affermava di aver intrapreso la class action. Successivamente , sulla Gazzetta del Sud leggevo di una azione volta al recupero di un buono postale antico proposta da parte di un avvocato del foro di Palmi. Ricordandomi di avere anch’io un libretto di qualche migliaio di lire risalente agli anni ’50 mi incuriosisco e voglio approfondire l’argomento. E cosa faccio ? La prima cosa più naturale di questo mondo : cerco su Google, dove apprendo che gli avvocati Orecchioni-Canzona non sono oggettivamente affidabili e, inoltre, che nella fattispecie, la class action non era applicabile perchè entrata in vigore il primo gennaio 2010 senza validità retroattiva.
La seconda cosa che faccio : interpello l’avvocato di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, che è a conoscenza dell’attività ingannevole e imbonitrice dei romani Orecchioni-Canzona che amano far uscire sulla stampa scoop ad effetto senza fondamento giuridico solo per farsi pubblicità.
Dunque, io, privata cittadina, senza alcuno sforzo fisico e/o mentale , vengo a conoscenza, direi quasi casualmente, dell’attività allegra e imbonitoria dei legali romani.
Come è possibile, alla luce di questi fatti, che l’avvocato Canzona abbia avuto vita facile con tutti gli onori di accoglienza da molti media ? A cominciare dall’Ansa, al Corriere della Sera, Rai uno, Rai tre, Canale 5: questo signore ha spopolato a destra e a manca senza ritegno inventando frottole e speculando sulle tragedie di molte persone, perfino sulle vittime della Costa-Concordia.
Naturalmente Canzona non agisce da solo ma si avvale dell’aiuto di un gruppo di figuranti da lui pagati, per raccontare le sue costruzioni false e mistificatorie.
Con quali soldi opera Canzona ? probabilmente con le parcelle di cittadini raggirati.
Ci voleva Striscia la notizia per svelare le bufale??!!
E a Matrix, una delle poche testate indenni, che ha dedicato una intera puntata per raccontare le fantasticherie di questo individuo, l’avvocato Canzona continua con testardaggine incredibile a sostenere se stesso coprendosi di ridicolo.
Come di ridicolo si sono coperti tutti coloro che gli hanno dato fiducia a scatola chiusa, quando invece sarebbe stato sufficiente un semplice click.
Ha ragione Pansa: Carta Straccia, il suo scritto è una chiara, spietata, intransigente, coraggiosa e spregiudicata analisi dello stato comatoso del giornalismo attuale.