Tensione per la vicenda dei due militari italiani arrestati in India. Terzi: “l’Italia non riconosce la legittimità del procedimento per carenza di giurisdizione”

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Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha convocato l’ambasciatore indiano per protestare contro il governo di Nuova Dehli, riguardo al comportamento adottato dalle autorità, nell’ambito del procedimento che vede coinvolti due militari italiani. Lo comunica, con un annuncio, il portavoce della Farnesina,  Giuseppe Manzo, nel corso del briefing alla stampa.

Terzi ha definito “inaccettabili” le misure messe in atto nei confronti dei due militari italiani e “non soddisfacenti” le “attenuazioni al regime carcerario” in merito alla loro detenzione. Il ministro ha inoltre espresso all’ambasciatore indiano a Roma, Debrabata Saha, la sua preoccupazione per “il clima di tensione e il forte sentimento anti-italiano” che rischia di pregiudicare “la correttezza del processo“. Dunque l’Italia, nelle parole di Terzi, non riconosce la legittimità del procedimento in atto in India, per carenza di giurisdizione.

E c’è chi invoca a gran voce l’intervento concreto dell’Unione Europea: “L’Ue deve intervenire direttamente e in modo ufficiale sul governo indiano“, attraverso l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton,affinche’ le azioni dell’India nei confronti dei due militari italiani siano conformi ai trattati internazionali in materia e tutte le misure volte alla soluzione del contenzioso siano conformi ai principi di equità, giustizia e pieno rispetto dei diritti fondamentali”. Lo afferma  Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento europeo, intervistato da Tgsky24. “Con la mia collega Roberta Angelilli abbiamo sollecitato anche tramite il presidente del Parlamento Martin Schultz un intervento immediato delle istituzioni europee – prosegue Pittella – Tra l’altro, richiedere il coinvolgimento europeo è coerente e logico visto che è proprio per prevenire e reprimere gli atti di pirateria esiste una missione diplomatico-militare dell’Ue, l’operazione Atalanta”.
Il governo italiano si sta muovendo molto bene e per via informale anche sulla Ue – ha detto ancora Pittella – Sono dell’avviso che nella trattativa vadano messi in campo tutti gli strumenti di pressione per tutelare i diritti di due cittadini europei e per chiedere il rispetto della normativa internazionale, comprese misure di deterrenza sul piano degli scambi commerciali“.

Intanto l’Unione Europea dichiara di stare seguendo da vicino la vicenda in India: “Siamo in stretto contatto con le autorità italiane, ma è chiaramente l’Italia a guidare e lo sta facendo” ha specificato Maja Kocijancic, portavoce della rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton.

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ancora non ha riferito adeguatamente in Parlamento sulla vicenda dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, se non riuscirà in tempi brevi a risolvere la questione, per dignità politica dovrebbe dimettersi“. Tuona, contro Terzi, Edmondo Cirielli, presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.”E’ semplicemente assurdo e vergognoso che i nostri militari – conclude – siano stati incarcerati come dei delinquenti: è un affronto al diritto internazionale e alla dignità della nostra Nazione. E’ evidente che il Governo deve porre in essere un’azione più determinata ed autorevole nei confronti delle autorità di Nuova Delhi, affrontando la questione in maniera diversa e risoluta rispetto a come è stato fatto finora. In quest’ottica, mi aspetto anche una posizione più chiara rispetto alla timidezza del Governo da parte del ministro della Difesa Giampaolo Di Paola“.

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