Termini Imerese, una lettera per raccontare il dramma della chiusura dello stabilimento Fiat

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La più bella lettera ai giornali del 2011 è apparsa sul Corriere della Sera, all’indomani della chiusura dello stabilimento della Fiat di Termini Imerese. “L’ultimo turno di papà a Termini Imerese” è il titolo della lettera scelta all’unanimita’ dalla giuria di Caro Direttore (un’iniziativa dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano che vaglia gli scritti dei lettori ai giornali italiani). Secondo le motivazioni espresse dalla giuria, la lettera “fotografa in poche righe, con grande dignità, realtà differenti: i lavoratori siciliani costretti ad abbandonare la fabbrica, il dramma di una famiglia, i sogni di una generazione che rimangono nel cassetto“.L’autore, Francesco Mancuso, sara’ premiato con una cucina Composad e un fine settimana per due persone a Bolzano. Ecco alcune righe dello scritto vincitore:

Oggi solo due macchine di scarto”. Con un misto di orgoglio e rimpianto mio padre ieri mi ha raccontato, tornando a casa dallo stabilimento Fiat di Termini Imprese come tutti i giorni da ormai oltre 30 anni, di aver raggiunto un ottimo risultato. E la cosa non sarebbe poi cosi’ eclatante se non si guardasse il calendario. Oggi, 24 novembre, i lavoratori siciliani della Fiat si saluteranno per l’ultima volta. E non si attendera’ alcun complimento per l’ottimo risultato. E’ triste vedere i volti scuri di padri, madri, fratelli, amici, che hanno smesso di pensare al futuro, che non fanno progetti, ma anzi ripongono in un cassetto diventato ormai troppo piccolo quelli gia’ fatti“.

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