Vinitaly, la Sicilia lancia il progetto dei “Vini pop”

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La Regione Siciliana, in occasione del Vinitaly, presenta un nuovo progetto: “Vini pop“. E’ la nuova sfida per la commercializzazione del vino siciliano di qualita’ nella grande distribuzione, attraverso il comodo e accattivante formato brik o bag in box, arricchito da raffigurazioni artistiche e storiche dell’isola rivisitate in chiave pop-art. A promuovere l’iniziativa sono gli assessorati regionali delle Risorse agricole e alimentari e dei Beni culturali, in collaborazione con l’Istituto Vini e Oli di Sicilia, con l’intento di puntare all’idea di un un vino quotidiano, un ”daily wine”, con performance elevate dal punto di vista della qualita’ e al giusto prezzo. L’obiettivo principale del progetto è quello di creare un marchio aperto a tutte le cantine siciliane di qualita’ per aumentare la percentuale di vino confezionato e con la finalita’ di garantire e dare valore a tutta la filiera agroalimentare: partendo dall’agricoltore, primo anello della filiera e responsabile del mantenimento territoriale del paesaggio viticolo, alla cantina che confeziona il prodotto, alla GDO e ovviamente al consumatore finale con un vino di qualita’ garantita e al giusto prezzo. Come spiega anche l’assessore delle Risorse agricole e alimentari della Sicilia, Elio D’Antrassi, “l’idea di fondo e’ di proporre un prodotto che si distingua dagli altri presenti nella grande distribuzione, facilmente reperibile nei supermercati, e che mantenga la caratteristica dell’alta qualita’ siciliana. Si tratta quindi di un primo passo ufficiale in un mercato di massa, che migliora il rapporto tra qualita’ e prezzo, a favore del consumatore ed e’ un primo esempio di filiera efficiente di eccellenza siciliana”. Si prevede che in una prima fase il vino sarà commercializzato in Sicilia coinvolgendo tutti gli attori della Gdo, per poi raggiungere la grande distribuzione nazionale e internazionale. Il brick da un litro avrà un prezzo a scaffale di euro 3,50, mentre per il bag in box da 3 litri a euro 8,70. ”Il prezzo – conclude l’assessore – e’ giusto visto anche il formato delle confezioni ed e’ capace di dare valore a tutti gli attori coinvolti nella filiera produttiva: dall’agricoltura alla distribuzione”. Il vino viene inoltre valorizzato con la cultura, con l’utilizzo di icone riconosciute a livello internazionale e rivisitate in chiave pop-art, per rendere la bellezza dei colori della Sicilia. Infatti, l’obiettivo mirato della comunicazione è quello di rivendicare un nuovo modo di bere di qualita’, recuperando la cultura. In questo ha giocato un ruolo fondamentale l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana che, vista la titolarita’ istituzionale del progetto, ha di buon grado concesso l’utilizzo dell’immagine del famoso dipinto di Antonello da Messina raffigurato nelle confezioni. Questa è solo la prima di una serie di icone della cultura storica siciliana che andranno ad arricchire la ”Collezione Vini Pop Sicilia”. La qualita’ del vino sara’ certificata dall’Istituto regionale vino e oli di Sicilia che operera’ il controllo analitico del prodotto conferito da un network di cantine siciliane, Associazione temporanea di imprese denominato ”Ati ViniPopSicilia”, secondo un rigoroso disciplinare. ”In Sicilia abbiamo 100mila ettari di vigneti e uno dei problemi riguarda la contraffazione dei prodotti che prendono vita da queste basi produttive – dice il presidente della Regione, Raffaele Lombardo -. In Sicilia ci ritroviamo il 50% dei territori coltivati a vite che producono uve da mosto che costa dai 15 ai 17 centesimi in meno rispetto alla produzione. Ecco perche’ abbiamo deciso di lanciare il progetto ‘Vini Pop’, un vino di qualita’ che garantisca al produttore 50 centesimi e un prezzo imposto al consumo”.

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