Saranno il Chelsea di Di Matteo e il Bayern dei talentuosi Robben e Ribery a contendersi il titolo di campioni di questa edizione di Champions League, dopo aver eliminato rispettivamente gli alieni del Barçelona, all’italiana, e i galaticos del Madrid, dopo i calci di rigore: fatali gli errori dal dischetto di Ronaldo, Kakà e S.Ramos. Insomma, la finale che non ti aspetti. Si può parlare di rivalsa da parte delle due finaliste,infatti, sono ancora freschi i ricordi di quando Iniesta,allo Stamford Bridge, dal limite dell’area, fece esplodere il destro spedendo il pallone sotto la traversa; goal che valse la qualificazione per la finale di Roma(2009), poi vinta dai ragazzi di Guardiola. Cosi come nella mente dei tedeschi riecheggia la brutta serata di Madrid, battuti in finale(2010) dall’Inter di Mourinho, che ieri sera si è dovuto inchinare ai rivali del Bayern, dimostratisi ancora una volta la “bestia negra” del Real: quattro volte su cinque hanno avuto la meglio i bavaresi nei confronti dei blancos.
Sebbene quasi tutti si aspettassero che ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie sarebbe stata una tra Real e Barça,le due superpotenze del calcio, alla fine è andata diversamente,anzi nessuna delle due disputerà la gara decisiva per la conquista del tetto d’Europa. Soffermandosi superficialmente agli episodi legati alle due semifinali,si potrebbe affermare che i motivi che stanno dietro questo risultato sorprendente siano dovuti alla rotondità del pallone, ma se si fa un’analisi più dettagliata è possibile scorgere scenari differenti e notare come il Bayern sia stata tagliato fuori dalla vittoria della Bundesliga, che non è nemmeno il campionato più difficile del mondo, già da un paio di settimana, che il Chelsea sia lontano dalla vetta della Premier da gennaio, mentre Real e Barça ,sabato sera, tra l’andata e il ritorno di CL, si siano affrontate per stabilire il dominio nella Liga. Barça, che in cinque anni ha ottenuto quattro semifinali e vinto due coppe,oltre i titoli nazionali; Madrid, alla seconda semifinale consecutiva dall’arrivo di Mourinho e che in due anni ha stracciato quasi tutti i record nazionali. Facendo emergere le difficoltà di primeggiare su più lati, entrambe, quest’anno, hanno pagato i troppi impegni sulle gambe e le pressioni mentali di tutto l’ambiente, peccando a volte di poca concretezza e di superbia, nei confronti degli avversari, dovuta alla consapevolezza di essere i più forti, dimostrando che però nel calcio non conta solo quello. Certo è che se non vinci e sei pure la squadre più indebitata del mondo… questo ,però, è tutto un altro discorso.Prima di concludere, in attesa della gran serata di Monaco , un piccolo e doveroso omaggio va fatto al Napoli: la squadra di Mazzarri, che ,alla sua prima esperienza in CL, ha affrontato le due finaliste a testa alta: il Bayern ,al girone, pareggiando in casa(1-1) e perdendo all’Allianz(3-2) e il Chelsea, agli ottavi, vincendo la gara del San Paolo(3-1) e subendo lo stesso risultato a Londra, per poi essere eliminato ai supplementari, dimostrando ,però, di essere una degna rivale, che forse con un pizzico di esperienza e fortuna in più avrebbe potuto scrivere un'altra storia.