Sebbene quasi tutti si aspettassero che ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie sarebbe stata una tra Real e Barça,le due superpotenze del calcio, alla fine è andata diversamente,anzi nessuna delle due disputerà la gara decisiva per la conquista del tetto d’Europa. Soffermandosi superficialmente agli episodi legati alle due semifinali,si potrebbe affermare che i motivi che stanno dietro questo risultato sorprendente siano dovuti alla rotondità del pallone, ma se si fa un’analisi più dettagliata è possibile scorgere scenari differenti e notare come il Bayern sia stata tagliato fuori dalla vittoria della Bundesliga, che non è nemmeno il campionato più difficile del mondo, già da un paio di settimana, che il Chelsea sia lontano dalla vetta della Premier da gennaio, mentre Real e Barça ,sabato sera, tra l’andata e il ritorno di CL, si siano affrontate per stabilire il dominio nella Liga. Barça, che in cinque anni ha ottenuto quattro semifinali e vinto due coppe,oltre i titoli nazionali; Madrid, alla seconda semifinale consecutiva dall’arrivo di Mourinho e che in due anni ha stracciato quasi tutti i record nazionali. Facendo emergere le difficoltà di primeggiare su più lati, entrambe, quest’anno, hanno pagato i troppi impegni sulle gambe e le pressioni mentali di tutto l’ambiente, peccando a volte di poca concretezza e di superbia, nei confronti degli avversari, dovuta alla consapevolezza di essere i più forti, dimostrando che però nel calcio non conta solo quello. Certo è che se non vinci e sei pure la squadre più indebitata del mondo… questo ,però, è tutto un altro discorso.Prima di concludere, in attesa della gran serata di Monaco , un piccolo e doveroso omaggio va fatto al Napoli: la squadra di Mazzarri, che ,alla sua prima esperienza in CL, ha affrontato le due finaliste a testa alta: il Bayern ,al girone, pareggiando in casa(1-1) e perdendo all’Allianz(3-2) e il Chelsea, agli ottavi, vincendo la gara del San Paolo(3-1) e subendo lo stesso risultato a Londra, per poi essere eliminato ai supplementari, dimostrando ,però, di essere una degna rivale, che forse con un pizzico di esperienza e fortuna in più avrebbe potuto scrivere un'altra storia.
Champions League, Chelsea-Bayern: la finale che non ti aspetti
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