Cisl Sicilia, le proteste e il malcontento nella formazione professionale

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Maurizio Bernava, segretario regionale della Cisl

Dopo i presidi di oggi a Caltanissetta e Catania davanti agli uffici provinciali del Lavoro e il sit-in presso la sede dell’assessorato regionale al Lavoro, di via Pipitone Federico, a Palermo, sono previste altre proteste nella giornata di domani, assieme ai responsabili sindacali Cisl: a Palermo, Catania, Caltanissetta, e in altre province. Cresce, infatti, il malcontento  nella formazione professionale in Sicilia.  ”Ottomila lavoratori e le loro famiglie, sulle cui teste incombe l’incognita Regione”, afferma Maurizio Bernava, segretario regionale Cisl. E’ una pentola il cui coperchio ”rischia di saltare da un momento all’altro”, afferma il segretario che si dice ”preoccupato per la situazione di grave emergenza”. Il punto, denuncia il sindacato, e’ che ”se il governo non sblocca i 30 milioni di quota regionale di cofinanziamento per il settore della formazione, necessari per il via alle attivita’ corsuali per il 2012, non arriveranno neppure i 280 milioni di risorse, previsti a gravare sul Fondo sociale europeo”. Tradotto: ”L’affossamento della formazione professionale in Sicilia”. ”La Cisl si mettera’ di traverso – continua Bernava – ricordando la situazione di coloro i quali da oltre otto mesi non prendono stipendio”. Per questo, al governatore Lombardo e agli assessori regionali all’Economia Gaetano Armao e alla Formazione Mario Centorrino, il sindacato chiede di ”istituire subito un tavolo di emergenza che abbia all’ordine del giorno tutte le attuali pendenze”, collegate in vario modo al trasferimento del settore dal bilancio ordinario della Regione al Fondo sociale europeo.

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