Elezioni comunali in Sicilia: a Trapani e Agrigento ballottaggi interni al centro/destra

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Se a Palermo il derby che si profila al ballottaggio e’ tutto interno al centrosinistra con la sfida tra Leoluca Orlando, sostenuto da Idv e Federazione della Sinistra, e Fabrizio Ferrandelli, appoggiato da Pd e Sel, partita diversa negli altri due grossi centri chiamati al voto in Sicilia: Agrigento e Trapani. In entrambi i casi, infatti, la sfida al secondo turno si giochera’ all’interno del centrodestra. Ad Agrigento e’ il sindaco uscente Marco Zambuto, sostenuto da Udc e una lista civica ‘Patto per il territorio’ a riscuotere i maggiori consensi, attestandosi al 39.71% (12.341 voti). Con lui dovra’ vedersela l’uomo di Pdl, Grande Sud, Cantiere popolare e movimento Epolis, Salvatore Pennica, che si attesta pero’ al 22.18% (6.893 voti). Lontana, invece, Mariella Lo Bello, appoggiata da Mpa, Pd, Fli, ossia l’area del governo regionale siciliano. Per lei solo il 5.105 dei voti con il 16,43%. Giuseppe Arnone (sostenuto dalla ”Lista utile per eleggere il miglior sindaco di Agrigento”) totalizza 3.474 voti (11.18%), mentre il candidato di Idv, Sel e Fds, Giampiero Carta 3.265 voti (10.50%). ”Abbiamo ottenuto – dice Zambutoun risultato straordinario. Ho fatto una campagna elettorale da solo con Udc ed avendo contro tutti i maggiorenti di questa citta”’. Soddisfatto anche lo sfidante Pennica, che guarda adesso alla sfida del ballottaggio. ”La affronto con la convinzione – dice – che si puo’ cambiare pagina in questa citta’, parlando di programmi e dimostrando che si puo’ costruire un’alternativa a una giunta che ha lasciato a desiderare”.

Anche a Trapani tra due settimane gli elettori saranno chiamati nuovamente alle urne e anche in questo caso la scelta sara’ tutta interna al centrodestra, che dopo aver governato per 10 anni in citta’ si e’ presentato spaccato a questo appuntamento elettorale. A sfidarsi a colpi di ultimo voto saranno Giuseppe Maurici, politico di lungo corso sostenuto da Udc, Fli, Mpa, Grande Sud e Movimento popolare siciliano e l’ex generale Vito Damiano, appoggiato da Pdl e lista Fazio. Maurici ha conquistato al primo turno 10.084voti (27.28%), il suo avversario Damiano si e’ fermato a 7.289 voti (19.72%). Per Mauricie’ significativo il fatto che nella terra del Pdl, quest’ultimo e’ quasi scomparso. Una coalizione moderata si propone di guidare la citta’ e lo sta facendo con grande compostezza, puntando sui programmi ed andando tra la gente”. Da Damiano, invece, arriva l’appello agli astensionisti. ”Mi aspettavo qualche voto in piu’ – dice – ma avremo modo di rilanciare il messaggio a chi non ha votato, ai disamorati della politica”.

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